Buongiorno a tutti. Inauguro con molto piacere una nuova rubrica del sito Leggere Distopico: Dietro l’angolo. Tratterà le nostre recensioni di libri… di qualsiasi genere!
Quindi passo alla proposta odierna edita da Leggereditore
Trama: All’alba del XIV secolo, in un feudo isolato tra i boschi della marca papale, la vita della giovane vedova Elisa è sull’orlo del baratro. La sua più cara amica Gisella è stata arrestata con l’accusa di stregoneria, e l’infamia rischia di coinvolgere anche lei. Sopravvissuta a un’infanzia luttuosa, vedova dell’antico signore del feudo e madre di una figlia nata già orfana, secondo il buonsenso Elisa dovrebbe lasciare il mondo per entrare in convento. Invece lei resiste, per sua figlia e per sé stessa, con la speranza battagliera in un futuro migliore. E quando nel feudo arriva un potente inquisitore papale, la sua speranza si fa più concreta. Riccardo appartiene a un nobile casato milanese e prima di diventare frate domenicano è stato un uomo d’armi, esperto del mondo in tutti i suoi aspetti. L’attrazione tra i due scoppia inesorabile, ma l’inquisitore ha un compito difficile da portare a termine: da lui dipendono la vita o la morte di Elisa, e niente e nessuno potrà condizionare le sue decisioni. Riuscirà Elisa a scalfire il cuore indurito di Riccardo e a trovare in lui un alleato contro il destino che sembra tramarle contro? Sullo sfondo di un medioevo burrascoso, una storia d’amore appassionante con due protagonisti indimenticabili.
Recensione: Ho già recensito questo libro, pertanto ne riporto alcuni tratti.
“Conosco i racconti e i romanzi di Giulia e apprezzo il suo stile inconfondibile.
Perciò ho messo da parte la mia noia verso il romance e ho iniziato la lettura.
Immediatamente sono stata catapultata in un feudo minuziosamente delineato nell’ambientazione storica, culturale e fisica.
Ogni personaggio recita la sua parte in maniera credibile, secondo le rigide gerarchie di quei tempi.
Il ritmo è serrato e l’intreccio ben architettato.
Le scene d’amore si tingono di malva nell’amor filiale e di bordeaux nell’amor carnale, così l’atmosfera generale del romanzo si mantiene realistica e viva in ogni pagina, scongiurando l’effetto dell’appisolamento rosa.
Una frase mi fa subito amare Elisa e comprendo che anche Giulia è poco disponibile a sbrodolamenti romantici: “Alina gironzolava nervosa, nelle vesti da signora colorate di azzurro e lilla, ornate di piccole perle e seta toscana: sembrava una farfalla. Trovandosela che le svolazzava intorno, Elisa l’avrebbe volentieri schiacciata con uno scarpone.”
Fantastica Elisa!
La giovane vedova possiede la consapevolezza della sua condizione, pensa, è piuttosto acculturata. Questo trittico pericoloso esplode nell’abitudine della sciagurata: parlare, esternare con impeto i suoi pensieri, sentimenti e timori.
I bifolchi Dominus che la circondano, razzolano come polli nell’aia elevandola, inconsapevoli, a eroina trascinatrice e moderna nelle intenzioni.
Le pagine volano e troppo presto arrivo alla fine di questo ben strutturato romanzo storico/romance con tratti ben delineati di noir.”
Perché un appassionato di Distopia dovrebbe leggere un Romance? Perché l’autrice ha scritto memorabili romanzi S.F. e indimenticabili racconti (l’ultimo scritto a quattro mani con Elena Di Fazio, comparso nella recente antologia “Strani Mondi” edita da Urania collana Mondadori, è a forte impatto Distopico) e se la si ama in quell’ambito, va da sé amarla anche in questo.
Perché l’autrice scrive divinamente, con uno stile personalissimo e coinvolgente.
Perché questo romanzo è appassionante, a tratti divertente, a volte stuzzicante, perfetto dal punto di vista storico, con una trama-personaggi-ambientazione ben delineati e memorabili.
Naturalmente consiglio vivamente la lettura.
A presto.
Romina Braggion