Cos’è quella cosa di cui tutti sembriamo non averne mai abbastanza di questi tempi?
E mi ci metto pure io, in prima fila e con la mano alzata!
IL TEMPO!
E il film che ho scelto per oggi parla proprio di questo.
IN TIME, Signore e Signori, una piccola perla del 2011 scritta e diretta da Andrew Niccol, con protagonisti Justin Timberlake (uomo dalle mille risorse) e Amanda Seyfried (attrice molto talentuosa).
Quante volte ci siamo sentiti dire la frase ‘Il tempo è denaro‘?
Be’, nel film In Time, il tempo è denaro. Letteralmente.
Quello di In Time è un futuro in cui non esiste una moneta di scambio come la conosciamo oggi. Se nelle economie primitive esisteva il baratto, sostituito dal denaro circolante in tutte le sue forme, la mente di Niccol immagina uno scenario nel quale un countdown è inserito nell’avambraccio di ogni individuo, visibile sottopelle, mentre il conto delle ore, minuti e secondi inesorabilmente decresce. Il valore di beni e servizi si compra con il proprio tempo. Una cena fuori? Dalle tre alle venti ore, a seconda del ristorante ovviamente. Una corsa in autobus? Un’ora, ma le extraurbane costano di più. Un’auto? Qualche anno per un usato sicuro, altrimenti servono decenni per una berlina o un SUV. Un gioiello? Pochi hanno tempo sufficiente per poterselo permettere.
E come ci si ricarica di Tempo?
Semplice, basta avere un lavoro. Ma gli stipendi da fame non sono certo una prerogativa del nostro presente.
Cosa accade poi allo scadere del countdown?
Il cuore implode. Fine della vita.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=iqCyw6ZcioA&w=560&h=315]
Come vi sembra?
Andrew Niccol osserva la società del nostro tempo e la rielabora per lanciare un messaggio. Questo regista è l’unico autore ad usare costantemente il cinema come mezzo di riflessione sulla deriva dell’umanità civilizzata. O perlomeno, è l’unico che riesce a farsi produrre tali scenari.
Ma vediamo di entrare nel merito di quelle che sono le riflessioni sulle quali Niccol vuole fare luce.
Facciamo il passaggio inverso rispetto a quello che ha fatto Niccol.
Ritrasformiamo il Tempo in denaro.
Chi ha meno denaro ha più difficoltà, quindi meno probabilità di vivere più a lungo.
Fatica per arrivare alla fine della giornata e a cibarsi quanto dovrebbe, figuriamoci permettersi certi agi.
Uno dei messaggi lanciati con questo film quindi è questo:
“La verità è che ci sarebbe tempo per tutti. Ci sono uomini con milioni di anni…”
Non è forse ciò che accade già?
La verità è che ci sarebbero soldi per tutti. Ci sono uomini con milioni di dollari…
In questo film, In Time, le città sono suddivise in settori. E ogni settore è separato da un Muro che per essere oltrepassato richiede il pagamento di un pedaggio molto salato. In questo modo la civiltà viene ghettizzata attraverso questi Muri che ricordano la vecchia Berlino, e la suddivisione fra le classi sociali diventa letteralmente geografica.
Ovviamente i nostri protagonisti di In Time, cercheranno di opporsi a questo sistema che monitora costantemente il flusso di Tempo affinché non cada nelle mani di colui che potrebbe ribaltare la situazione, distruggendo il monopolio che consente ai più forti di schiacciare i più deboli.
Riusciranno nella loro impresa?
E noi? Riusciremo mai a dare vita a un mondo più equo in cui tutti possano godere degli stessi diritti?
Io personalmente posso dirvi che ho molto apprezzato questo film. Forse in alcuni tratti della storia il regista avrebbe potuto scegliere delle direzioni leggermente diverse che avrebbero reso la storia e il tema trattato ancor più interessante e marcato, ma ciò nonostante è un film che vi consiglio caldamente di vedere.
Con questo è tutto Gente Distopica!
La proiezione di oggi è finita 😉
Non lasciate bibite vuote e cartacce sulle poltrone mi raccomando 😉
Fate la vostra parte per rendere questo mondo un mondo migliore, e fatale partendo dalle piccole cose!
Alla prossima!
Bye Bye