Recensione "Spada di vetro" di Victoria Aveyard

Buongiorno Distopici Lettori 🙂

Questa notte ho terminato la lettura di “Spada di vetro”, secondo volume della serie di Victoria Aveyard.

Se non sapete di cosa sto parlando leggete subito il post che trovate qui.

Mentre se non avete ancora letto la mia recensione sul primo romanzo di questa Saga, potete rimediare in un lampo andando qui.

Ma passiamo al protagonista del mio articolo di oggi 😉

Lettura in corso

TRAMA:

Il suo sangue è rosso – come quello della gente comune – ma lo straordinario potere di controllare i fulmini, che nessun Argenteo possiede, rende Mare Barrow un’arma sulla quale il Palazzo vorrebbe riuscire a mettere le mani. Tutta la corte la considera un’eccezione, ma non appena Mare riesce a sfuggire a Maven, il principe – e prima ancora l’amico – che l’ha tradita, scopre una verità sconvolgente: lei non è affatto un’eccezione. Perché di giovani Rossi e Argentei ne esistono molti altri.

Inseguita da Maven, diventato un sovrano crudele e vendicativo, Mare fa di tutto per trovare e reclutare altri guerrieri Novisangue che si uniscano alla lotta dei ribelli contro il re oppressore. Nel farlo, però, entra in un territorio molto pericoloso, dove rischia di diventare proprio come i mostri che sta cercando di sconfiggere.

Riuscirà a sopportare il peso delle vite che dovranno essere spezzate durante la ribellione? O la slealtà e il tradimento subiti l’avranno indurita per sempre?

Nel secondo elettrizzante romanzo di Victoria Aveyard, la lotta dell’esercito ribelle contro un mondo ingiusto, dove è considerato normale segregare le persone in base al colore del loro sangue, costringerà Mare ad affrontare il lato oscuro che piano piano si è fatto largo nel suo animo.

Dunque, al termine del primo volume avevamo lasciato i nostri protagonisti nel bel mezzo di una fuga. Il secondo volume riprende proprio da dove eravamo rimasti.

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Non entro nel merito degli avvenimenti, ormai sarete stufi di sentirmelo dire ma… NON AMO FARE SPOILER E ANTICIPARE I CONTENUTI (ergo: vi dico cosa penso di un romanzo, quali emozioni ha risvegliato in me, fine. Per conoscere la storia dovete leggerlo 😉 ).

In questo romanzo troverete sicuramente molta azione. La nostra protagonista è al centro di una bufera che non vuole saperne di attenuare la propria ira funesta. Ma ahimè… c’è poco spazio per l’amore. Ebbene sì, in questo sono rimasta delusa. Avrei voluto che si consumasse qualche emozione in più, ma Victoria ha preferito restare ancora in superficie. Speriamo approfondisca nei sequel…

La protagonista, non so, sto ancora cercando di comprenderla. A volte mi è piaciuta, a volte no. In alcuni momenti l’ho trovata leggermente “forzata”, come se l’autrice volesse a tutti costi farla passare per ciò che non è. Questo potrebbe far parte di una crescita interiore del personaggio, ma francamente crescita o non crescita, riflessione personale o no, in certe scene l’ho trovata fuori dalle righe.

Nonostante questo la storia mi è piaciuta, soprattutto il finale che ti lascia con mille possibilità davanti a te, e tanta tantissima voglia di proseguire la storia.

Che altro posso dirvi?

La lettura mi ha soddisfatta? Sì, abbastanza. Forse le mie aspettative erano troppo alte, ma la speranza che nei sequel la Aveyard mi dia ciò che voglio non mi abbandona 😉

In definitiva, Spada di Vetro è un romanzo ben scritto, in cui più volte avrei voluto sottolineare alcuni passi, davvero profondi ed emozionanti. I colpi di scena non mancano, perciò direi… che dovete leggerlo 😉
Spada di Vetro

Alla prossima!

Bye Bye

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