Il mondo ormai distrutto a causa dell’egoismo dell’uomo vede come unico sopravvissuto, Francesco che grazie al ritrovamento di uno speciale minerale, gode di particolari privilegi, tra i quali la longevità. I suoi unici compagni sono degli androidi, che hanno nel loro modo di fare molto in comune con gli, ormai estinti esseri umani. Il più caro e, vicino al nostro protagonista è Nik, che oltre a essere un confidente è anche il custode dei suoi ricordi. Francesco con una complessa tecnologia è, infatti, in grado di “scaricare” la sua memoria in quella dell’androide, che è una vera e propria banca di ricordi, molto dolorosi per il protagonista e sui quali si sofferma per gran parte del suo tempo, logorandosi l’esistenza. Infatti, lui, insieme ad altri esponenti del potere del passato è stato artefice dell’attuale Apocalisse nella quale è costretto a vivere in solitudine. Ma Francesco non è solo un concentrato di dolore, rimpianti e ricordi ma anche un uomo particolarmente ingegnoso. Grazie alle sue capacità, infatti, sta cercando di riportare in vita gli esseri umani. La perdita della compagna, Laura, è una spinta particolarmente forte in questo senso, ma qualcosa accade sconvolgendo e mettendo in discussione la sua esistenza.
Il racconto mi è piaciuto molto, l’ho trovato scorrevole e originale. La brevità non influisce sulla linearità del testo che non appare per nulla affrettato. I personaggi son ben sviluppati, le ambientazioni ricche di particolari e non superficiali. Le tematiche sono interessanti e lo stile dell’autore è accattivante e per chi non ha letto le opere precedenti la comprensione della storia è semplice grazie all’abilità dello scrittore. Questa è una di quelle letture che consiglio vivamente.
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