Buongiorno Distopicissimi Amici.
Oggi voglio parlarvi di un romanzo che uscito da pochissimo e che mi è stato regalato da una carissima amica.
Si tratta di “Ornamento“, opera di Juan Càrdenas pubblicata da SUR.
TRAMA:
In uno strano laboratorio diretto da due gemelli che fanno «tutto il possibile per non sembrarlo» e il cui personale di vigilanza è una coppia di scimmie ragno, un gruppo di scienziati è al lavoro per sintetizzare un nuovo tipo di droga, che ha effetto solo sulle donne. Attraverso il diario del protagonista, il medico che si occupa di registrare le reazioni di un gruppo di volontarie che fanno da cavia, osserviamo i progressi del test in vista dell’imminente lancio del «prodotto» sul mercato. Tra le pazienti c’è un caso speciale, la «numero 4», che ben presto instaurerà un rapporto particolare con il medico e sua moglie, una prestigiosa artista in piena crisi creativa. E se il lancio della nuova droga causerà reazioni spropositate e imprevedibili, l’irruzione della numero 4 nella vita della coppia avrà un effetto corrosivo sulle loro certezze. “Ornamento” è un romanzo solo in parte distopico: con uno stile ingegnoso e una lingua mai banale Càrdenas costruisce infatti una contemporaneità eccentrica e surreale, ma non così diversa dalla nostra. Una società classista, il problema della droga e dell’utilizzo del corpo, le contraddizioni della politica e i cliché dell’arte: sono solo alcuni degli elementi che guidano il lettore in un viaggio provocatorio al cuore dei mali contemporanei.
RECENSIONE:
Il libro di questo autore colombiano mi ha “destabilizzato”. Nel senso che per la prima volta mi sono trovata di fronte a un romanzo fuori dagli schemi.
Vedete, qui non si tratta di un romanzo che inizia, si svolge e finisce. Qui siamo di fronte a un romanzo scritto con un linguaggio innovativo, in cui la struttura della storia viene compresa solo a opera conclusa. E non perché vi siano chissà quali colpi di scena, bensì perché solo alla fine prenderete coscienza di ciò che avete letto.
In questo romanzo la Distopia è abbastanza marginale, diciamo più che altro che è disegnata in quella che è l’ambientazione della storia. L’autore si sofferma maggiormente su altri aspetti, decisamente più contemporanei, come la strumentalizzazione del corpo.
Non vi nascondo che a tratti credevo di aver assunto io stessa la droga di cui si parla nel romanzo, perché leggendo mi sembrava di essere in un delirio mentale senza uscita.
La curiosità mi ha spinto a continuare a leggere, perché desideravo andare a fondo nella storia per carpirne i segreti. Ci sarò riuscita?
Se volete cimentarvi in una lettura diversa dal solito, in cui non mancano note piccanti e misteriose, Ornamento è senza dubbio il libro che fa per voi.