Buongiornissimo cari amici distopici!!!
Come butta?
Questa settimana all’interno del gruppo FB il nostro boss, Liliana Marchesi, insieme a tutti gli altri fantastici membri del nostro staff, vi stanno parlando di #MinacceDistopiche e, proprio per questo motivo ho deciso di proponendovi la recensione del romanzo “Zetafobia” del bravissimo Gualtiero Ferrari che avevamo ospitato poco tempo fa.
TRAMA:
Zombie – romanzo (280 pagine) – Non è il sud degli Stati Uniti, non è il Messico: è la provincia di Torino. L’apocalisse zombie questa volta è proprio sotto casa sua
I furti negli appartamenti. La crisi economica. La scarsa affidabilità dei conti bancari. E ora anche una nuova epidemia: lui ribatte colpo su colpo, cercando di proteggere sé stesso e la sua famiglia come può. Ormai vive dentro un bunker, ha armi e provviste per resistere anche a lungo. Lo definirebbero un fanatico, forse anche uno psicopatico.
Ma quando viene il momento, quando la nuova epidemia si rivela qualcosa di molto più grave di quanto si pensasse, lui è l’unico davvero pronto. E anche così vede i sorci verdi. Perché sembra facile quando l’apocalisse zombie la vedi in un film, nelle grandi pianure degli Stati Uniti. Ma quando ce l’hai in casa, alla periferia di Torino, ti accorgi che sono mille le cose che possono andare storte.
RECENSIONE:
Domenico, un chimico un po’ sopra le righe, vive nella periferia di Torino,insieme alla moglie Lucrezia, casalinga e al figlio Sebastiano,un adolescente riservato e solitario. La vita, per i tre protagonisti scorre tranquilla e pacifica, nella calma e nella routine tipica di una famiglia italiana, sino a quando una forma alterata dell’influenza aviaria non trasforma i cadaveri precedentemente colpiti dal virus in zombie sanguinari. I governi di tutto il mondo non sono preparati a fronteggiare quest’emergenza e crollano, inesorabilmente, uno dopo l’altro. Domenico, nel suo piccolo, cerca di resistere con la famiglia utilizzando astuzia e ingegno e isolandosi nella sua casa, tuttavia, a un certo punto, in cerca di approvvigionamenti, anche lui deve fare i conti con tutto ciò che si sta svolgendo all’esterno, ed è proprio in una di queste spedizioni che incontra Alcuni soldati che gli spiegano la realtà delle cose. Dopo l’iniziale sgomento, Domenico, deciderà di allearsi con loro e di progettare un piano che li condurrà verso un’ipotetica salvezza. Ma nessuno di loro sa che l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Il libro mi è piaciuto subito molto sin dalle prime pagine. Lo stile dell’autore è fluido e scorrevole e, nonostante, le tematiche trattate la narrazione non ne risente. Il ritmo è sempre sostenuto da colpi di scena. Le descrizioni sono dettagliate e precise. Gli approfondimenti tecnici non mancano ed i personaggi son ben sviluppati anche sotto il profilo psicologico. Le sensazioni, come gli stati d’animo dei protagonisti, a mio avviso, sono il punto forte del romanzo e ogni dettaglio è sapientemente inserito nel contesto narrativo. Non è il classico libro ricco di stereotipi e cliché sugli zombie, ma va oltre soffermandosi anche su argomenti diversi e importanti. Un libro ricco sotto tutti gli aspetti che vi consiglio vivamente! Ringrazio l’autore che mi ha permesso di leggerlo e il nostro gruppo che me lo ha fatto conoscere!
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