Ber ritrovati Amici Distopici, il testo di cui voglio parlarvi oggi è una raccolta di piccoli cammei sul futuro del buon Diego Tonini.
TRAMA
“Niente di umano all’orizzonte” è una raccolta di racconti che descrivono un futuro prossimo, oramai palpabile, in cui la tecnologia gioca un ruolo sempre più importante. Attraverso un’intelligente ironia condita con delle sfumature fantascientifiche, nelle narrazioni si trattano temi attuali; dalla pervasività dei social network in ogni aspetto della vita quotidiana ai tanti misteri che accompagnano il ruolo dell’informatica nella geopolitica.
RECENSIONE
Leggere un’antologia di racconti è un impegno al quale spesso tento di esimermi per un unico motivo: sono troppo brevi e non ho il tempo di entrare in sintonia con le storie. Mi sono avvicinato a questa raccolta con lo stesso spirito e ne sono rimasto colpito. L’autore non pretende di raccontare una storia in una manciata di pagine, ci mostra un’immagine, una fotografia di un attimo senza volerci costruire attorno un intera trama.
13 racconti per sbeffeggiare la sfortuna, piccole schegge che hanno come unico filo conduttore un futuro molto vicino alla nostra realtà. Tematiche attuali che percorrono diversi momenti di vita, spaziando dai social network al senso di abbandono. Micro storie che pungono quel tanto che basta da far riflettere. Alcune mi hanno impressionato positivamente, altre meno, ma quasi nessuna mi ha lasciato indifferente. Di sicuro Diego sa scrivere bene, sa condensare un concetto senza bisogno trenta pagine per spiegarlo.
Come da dettami del Boss non posso anticiparvi nulla, anche perché, trattandosi di brevi racconti, ogni parola sarebbe uno spoiler. Posso dirvi che mi è spiaciuto non poter leggere di più, avere storie più lunghe in cui immergermi. I racconti meritano di essere letti ma lasciano in bocca la stessa insoddisfazione di quando si vuole un gelato e qualcuno ha appena comprato l’ultimo sotto i tuoi occhi. Se l’autore fosse stato meno capace non mi sarei dispiaciuto come ora, mannaggia ai racconti! 🙂
Faccio i mie complimenti a Diego Tonini, con la speranza che la prossima volta mi farà leggere un romanzo intero 😉