Ehilà ragazzi! Anche oggi riponiamo per un istante i libri negli scaffali per dedicarci ad un passatempo un pò più dinamico, dove le emozioni non vengono risvegliate solo dalle parole scritte, ma anche dalle immagini, dai suoni e dai rumori.
Ed è proprio di emozioni che andremo a parlare, in quanto il titolo di oggi è stato in grado di suscitarmi sensazioni piuttosto intense.
Ma andiamo per gradi…
Il gioco che andremo a visionare oggi non è un semplice titolo ma una saga vera e propria.
Prima di approfondire, come al solito, vi invito a lasciare un commento a caldo dopo la visione di questo video.
Inutile dire che per chi come me ha giocato a tutti questi giochi, provare nostalgia o malinconia è inevitabile.
Anche se sembrano dei semplici agglomerati di pixel, la maestria di Hideo Kojima è riuscita a ben combinarli per donarmi alcuni tra i ricordi più belli legati alle mie esperienze videoludiche.
Signori…a voi, vi presento Metal Gear.
La saga di Metal Gear ha inizio ne lontano 1987 con il primo capitolo denominato appunto “Metal Gear” per il Super Nintendo.
Esso si propone di fondare un genere che si discosta dal classico “spara-spara” proponendo un gioco ben più raffinato e complesso, cosa piuttosto innovativa per l’epoca.
Le munizioni saranno limitate, così come le razioni (i medikit) da poter utilizzare: si parte solo con un coltello e niente più, il resto dell’equipaggiamento è da reperire sul posto. Infatti per Metal Gear, se si va a cercare il genere si ritroverà “Tactical-Espionage-Action”
Oltre a questi aspetti di gameplay, Metal Gear si propone di offrire al giocatore una trama dall’intreccio estremamente complesso, assolutamente non banale e coinvolgente.
Ogni capitolo della saga segue un filone narrativo, come vedremo, ben preciso, con un unico punto in comune: il Metal Gear, una enorme macchina bipede semovente in grado di sferrare un attacco nucleare.
Un arma in grado di lanciare un attacco nucleare da qualsiasi punto della terra verso qualsiasi punto della terra, riuscite ad immagine le proporzioni di una cosa del genere?
Metal Gear non è solo giocare o solo narrazione: è una critica vera e propria al tema del Nucleare e a tutte le conseguenze politiche ed umanitarie della questione, con forti riferimenti alle problematiche che caratterizzano la nostra società contemporanea.
Vedete il video che vi metto qui sotto? Non è un video di sensibilizzazione: è semplicemente un intermezzo del gioco.
Anche se il doppiaggio non è dei migliori vi prego di notare la regia, la sceneggiatura, le immagini, i contenuti e i temi riportati.
1998 ragazzi
Un altro aspetto estremamente interessante del gioco è l’elevatissimo realismo, grazie anche all’Intelligenza Artificiale dei nemici, al punto che è stata considerata una delle migliori in assoluto in campo videoludico, in grado di adattarsi alle scelte del giocatore.
Ecco qualche esempio:
-Se si spara una guardia ad un braccio avrà difficoltà a mirare, se ad una gamba zoppicherà.
-Se ci si rivolge ad un soldato impugnando un arma esageratamente potente (come un lanciarazzi) esso non vi affronterà ma scapperà terrorizzato.
-In un capitolo del gioco bisognerà tener conto della fame, sfamandosi con quello che il territorio può offrire (selvaggina, funghi, frutta, insetti). Se si spegne la console e si decide di riaccenderla in un secondo momento per continuare a giocare, le scorte di cibo saranno inutilizzabili perché scadranno!
-I soldati sono manipolabili come si vuole, li si può interrogare, stordire, portare a spasso, usare come scudi umani, ecc ecc.
-Talvolta, in una base nemica, è possibile ritrovare dei depositi di armi o di cibo.
Se si fa saltare in aria il primo, i soldati termineranno molto in fretta le munizioni, nel caso del secondo saranno debilitati e si lamenteranno per la fame.
E queste sono solo alcune delle chicche che il gioco ha da offrire!
Detto questo, Metal Gear ha il merito di essere una saga che sfonda la cosiddetta quarta parete, richiedendo spesso all’utente di intervenire direttamente sul gioco, magari andando a rovistare la custodia del CD alla ricerca di un codice, o spostando un Joypad da una presa all’altra per cambiare l’andamento di uno scontro suo favore.
Un caso particolare che vi voglio citare è dato da Psyco Mantis, il personaggio telepata che sostiene di leggervi nella mente…e ci riesce sul serio! Citando alcuni dei giochi alla quale avete sicuramente giocato! Ma come fa? Semplice: non legge la mente, ma legge l memory card.
Qui di seguito un pratico calendario cronologico che vi dà un idea delle immani proporzioni che la trama di Metal Gear ha assunto.
Stiamo parlando di un gioco decisamente speciale, particolare, che racconta una storia trasmettendoti forti concetti e questioni a livello umanitario forti come un pugno allo stomaco.
Io spesso mi sono ritrovato a non dormire la notte o ad arrovellarmi sugli interrogativi che è stato in grado di suscitarmi più e più volte.
Detto questo vi raccomando come al solito di provarlo, in quanto questa è una chicca veramente imperdibile.
P.S Metal Gear è stato anche uno dei pochi giochi ad entrare nel Guiness dei primati per il cortometraggio più lungo della storia dei videogiochi, ben 71 minuti di intermezzo video!
Infine, vi propongo il video di chiusura, il trailer del gioco che chiude la saga.
Un trailer che dà l’acqua a molti “colleghi” della cinematografia internazionale.
Con questo, vi saluto e ci vediamo al prossimo appuntamento col Nuke Gaming Day! Nella speranza di avervi quantomeno intrattenuto 😊