Mysterious Artist: Michele Spanò

Buongiorno amici Distopici, è con grande piacere che oggi vi voglio presentare un artista dalle grandi capacità, un uomo che ha deciso di seguire un percorso preciso per trasmettere un messaggio. Signori e signore ecco a voi Michele Spanò!

Età non si dice. Sono un’artista, sono omosessuale e questo mi fa avere a cuore le campagne contro la discriminazione di genere. Ho la specializzazione professionale di Illustratore Grafico Archeologico; sono stato illustratore per libri; restauro cornici in legno, mosaici e affreschi; realizzo trompe l’oeil e pitture in interni.
Ho seguito un corso di Tecnica di Stampa ad Acquaforte, mi sono avvicinato in maniera autodidatta alla computer grafica e sto sperimentando nuove tecniche pittoriche digitali realizzando molte illustrazioni e serie grafiche, di cui potete trovare qualche esempio nei miei profili online. Sono appassionato delle religioni e dei testi sacri, della buona cucina, dei film e del cinema, delle risate in compagnia e delle giornate al mare.

Ciao Michele e grazie per aver accettato di regalarci un po’ del tuo tempo per rispondere a qualche domanda. Iniziamo subito con il punto chiave delle nostre interviste dedicate agli artisti, mostraci chi sei con tre immagini, raccontaci la tua arte senza parole.

Molto, molto, molto belle! Devo confessarvi che Michele ci aveva inviato anche altre immagini molto significative ma per motivi di impaginazione vi mostriamo “solo” queste e lasciamo a voi il piacere di scovare le altre sui suoi profili social.

Partiamo con la prima domanda facile facile, ti va di dirci chi sei?

M- Chi sono? L’unico modo per descrivermi è farvi un esempio : avete presente quei negozietti di Roma, che quando entrate non sapete dire esattamente cosa vendono; dove trovate milioni di cose, dalle più strane alle più nuove, dalle rarità alle cose scontate…e dove serve un po’ di pazienza per cercare e trovare una semplice, particolare ma preziosa cosa che vi affascina da comprare… Ecco questo sono io. Basta aver pazienza e cercare, e dentro troverete un cuore, un’anima e miliardi di sfumature di sentimenti. Se già mi conosci sai come sono fatto, ma se non mi consoci sono poco graditi gli inutili pregiudizi…

Molto misterioso 😉 proviamo cosi: ti va di raccontarci perché hai deciso di intraprendere la difficile strada da illustratore?

M- Adoro disegnare e sono un illustratore archeologico; mi piacciono le foto statuarie che quasi sempre ritroverete nei miei quadri e nei miei lavori. Sono molto allegro e mi piace essere altruista, amo davvero la vita e le persone che mi circondano che per sono la vera ricchezza.

Quindi disegni per trasmettere chi sei e quello che ami. Un motivo migliore di quello di molti tuoi colleghi ma anche molto più profondo e complesso. Immagino che non siano mancati momenti di difficoltà, vuoi condividere qualcosa con noi?

M- Uno dei momenti più complicati è stata la morte di mio padre che ha inciso non solo a livello affettivo ma anche di responsabilità … mi sono trovato in un vortice di eventi che mi hanno costretto a fare un lavoro secolare e mettere da parte la carriera artistica. Solo una volta raggiunto il massimo della frustrazione, quando ero saturo di insoddisfazioni, ho preso coraggio e ho dato le dimissioni e mi sono messo sotto a creare nuovi quadri e illustrazioni e con molta molta fatica finalmente gli equilibri si sono ristabiliti … premetto che c’è voluto davvero tantissimo sacrificio partendo da zero.

Immagino non sia stato semplice mollare tutto per inseguire un sogno. Ti va di parlarci del tuo progetto e di cosa lo ha reso unico?

M- È un progetto un po’ articolato fatto di opere in tela e illustrazioni. Un profondo cambio a livello di maturazione, sono uscito da alcuni miei schemi artistici facendoli diventare più dinamici e vendibili. Un mio disegno è costoso se si pensa che al quantitativo di ore, giorni, mesi di lavoro necessari per realizzarlo. Voglio arrivare al pubblico, voglio far conoscere la mia arte e così ho iniziato a lavorare a una linea meno costosa e sopratutto che mi contraddistingua come illustratore e “artista” . Mentre prima ero anche più “chiuso” nella mie creazioni ora devo ringraziare il web, una grande mole di pubblicità arriva da lì e mi ha aiutato a farmi conoscere nel mondo …

Guardando le tue opere si vede una cura dei particolare unica, quasi fotografica. Colori e linee si fondono in un’immagine che sembra voler prendere vita, se ti guardi indietro quanta strada hai fatto dal tuo primo quadro?

M- Un percorso come il mio richiede costanza e dedizione, ma di base io sono sempre stato molto maniacale nel realizzare i miei lavori. Tutto e partito dal primo quadro che realizzai ispirato alle Sette meraviglie del mondo antico, e in special modo Il faro D’Alessandria… lì mi resi conto che tipo di talento avevo a 20 anni. Quello è stato il mio punto di partenza, oggi i miei lavori sono più dinamici e hanno una certa energia ma alla base rimane sempre lo spirito che avevo quando a quel tempo. Realizzai il dipinto in 15 giorni e me ne innamorai tanto da non volerlo più vendere, è ancora sul muro del mio appartamento.

Vedendo quello che realizzi mi piacerebbe sapere a chi ti ispiravi quando hai iniziato.

M- È una bella domanda! Come ho già detto mi sono sempre ispirato a arte dell’antica Grecia sia per l’influenza del posto dove sono nato, Reggio Calabria con i suoi straordinari bronzi di Riace, che anche dal cartone animato cavalieri dello zodiaco. Sembrerà banale ma i primi disegni di questo tipo formarono la mia passione per il disegno. In seguito iniziai a inviare i mie disegni a una penfriend canadese, lei mi disse che sembravo un artista a me sconosciuto di fine ottocento: Laurence Alma Tadema. A quei tempi, senza l’esistenza di internet, girai per biblioteche e librerie alla ricerca di questo artista, ricordo ancora di aver comprato il mio primo libro catalogo a Milano alla folle cifra di 38.000 lire, un momento che non posso scordare e che ha segnato la mia strada archeologia/artistica. A volte mi sento suo figlio quando realizzo le mie tele, oggi è facile reperire informazioni su quest’artista ma immaginate l’emozione che ebbi nel vedere i suoi capolavori dal vivo alla prima mostra a Modena e poi a Venezia … sono rimasto ore a fissarle come se fossi ebbro delle sue pennellate. Col tempo ho scoperto altri artisti e mi sono confrontato/ispirato a loro, ma il più importante rimane sempre lui.

Non ti piace vincere facile, sei partito con un modello artistico “complesso” e hai proseguito lungo una strada tutta in salita. Hai trovato subito il tuo stile o hai dovuto impararlo col tempo?

M- Ovviamente ho sperimentato tantissimo ma il mio genere era già tracciato. Alcuni critici, tra cui dei miei colleghi, mi hanno detto che sono troppo accademico. Per ora le loro punzecchiature non mi toccano, sai la strada è lunga e ho milioni di idee da mettere su tela e foglio… 😉

Sai affrontare le critiche e la competizione scorretta con il giusto spirito. Dall’alto di questa tua capacità cosa credi che debbano affrontare i giovani intenzionati a seguire una carriera artistica simile alla tua?

M- Oggi è più semplice reperire informazioni, immagini e strumenti sono alla portata ti tutti. Allora non era così, dovevi inventarti quello che non avevi compresi i materiali. Anche se la strada sembra più facile non bisogna dimenticarsi che ci vuole costanza e voglia di fare, anche quando sembra che tutto ciò che disegni sia schifoso. Non è solo la tecnica che fa artista, in realtà è la sua impronta che lo contraddistingue e lo fa entrare nell’Olimpo del mondo dell’arte. Bisogna lottare e non smettere di imparare mai. Ad esempio io ho dovuto sperimentare e imparare l’arte digitale, continuo a preferire dipingere a mano però devo ammettere che è un ottimo modo per progettare e visualizzare ciò che la mia testa si inventa.

Un altro nostro classico. Descriviti con tre qualità e tre difetti.

M- Tre qualità sono semplicità positività e capacità di apprendere velocemente Di contro difetti sono tantissimi ma devo sicuramente lavorare su una cosa: la pigrizia. Potrei fare molto di più ma mi accontento dei traguardi che ho e spesso mi siedo immobile.

E ora tre sogni che ancora coltivi e tre che non si sono realizzati.

M- Fortunatamente non ho moltissimi sogni da recuperare. Ne ho però uno che è creare il mio mega studio artistico con tanta luce e più ordinato di quello attuale. I sogni che si sono infranti a dir la verità non li ricordo nemmeno e sai perché? Perché non erano importanti per la mia formazione. E poi, visto che sono sempre positivo, i sogni che uno ha non si infrangono mai, anzi alimentano l’attitudine a fare sempre meglio. Vuoi sapere il mio motto? Il migliore è migliorabile!

Vuoi raccontarci su cosa stai lavorando o quali progetti hai per il futuro?

M- Mi sto dedicando a nuovi lavori più freschi e incisivi sull’argomento omosessualità, con un accenno di tutte le tecniche che ho imparato fino a oggi. Vorrei anche creare un marketing di stampe e gadget .

Molto bene, allora mi propongo per farti da agente 😉 No scherzo, tornando seri ti andrebbe di dirci perché hai scelto le immagini che ci hai inviato?

M- Le ho scelte in base alle tappe della mia maturazione ovviamente un artista cresce costantemente come un bonsai, anche se ha un sacco di anni se è curato senza fretta diventa bellissimo e unico.

Il nostro tempo è giunto al termine, ti ringrazio per la disponibilità e per la sincerità con cui ci hai raccontato chi sei.

M- Grazie a Leggere Distopico per questa possibilità e grazie a Delos, è stato un privilegio raccontarsi a te.

Sto ragazzo mi vuol fare arrossire. Se volete saperne di più potete contattare Michele:

MAIL: spmichele@email.it

PROFILO FACEBOOK: https://www.facebook.com/spmichele?fref=ts

PAGINA UFFICIALE DA ILLUSTRATORE su FACEBOOK: https://www.facebook.com/SpmArstEGrafich?fref=ts

A presto! Delos

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