IFD: Italia o Medioevo?

Il 25 novembre è trascorso e l’improvvisa solidarietà, permettetemi anche un po’ fasulla, della popolazione è scomparsa. Tutti sembrano essersi dimenticati dell’inconcepibile necessità di ricordare al mondo che non è normale perdersela con i più deboli, che non è accettabile uno stereotipo fatto di violenze silenziose.

Perchè inizio l’articolo con queste parole? Semplice, basta guardare i dati pubblicati dall’ISTAT su chi siamo (link), su cosa crediamo quando possiamo rispondere in maniera anonima senza metterci la faccia.

Il 39% degli italiani crede che le donne vittime di violenza sessuale in parte la vogliono, in fondo se volessero evitarla avrebbero la possibilità di farlo senza problemi.

Inoltre il 24% è anche convinto che la causa principale della violenza sia il modo di vestire delle donne, in fondo se ti vesti da troia significa che ti piace essere picchiata e stuprata da branco.

Dico bene cari 24% della popolazione? Parlo con voi, 2 persone a caso tra 10 colleghi di lavoro, vicini di casa, o peggio ancora amici e parenti. Due persone ogni dieci (e arrotondo per difetto) credono che le donne meritino di essere violentate e in fondo un po’ lo vogliono.

L’analisi ISTAT, sui coraggiosi anonimi che poi in pubblico continuano a fingersi a un passo dalla santità, prosegue con una serie di informazioni che se non ci fosse scritto che sono relative al 2018 mi farebbero pensare a un fake di inizio secolo scorso.

Solo l’anno scorso oltre 43.000 (QUARANTATREMILA) donne si sono rivolte ai centri antiviolenza. Sembrano tante? Considerate che il numero stimato delle donne che hanno subito violenza è molto (MOOOOOLTO) più alto, ma solo una piccola parte di loro ha avuto il coraggio di dire basta e cheidere aiuto.

Spesso la paura di finire in una situazione peggiore, di tornare tra le mani del proprio aguzzino, o essere screditata agli occhi della famiglia porta le vittime a una silenziosa accettazione. Non chiedono aiuto e ringraziano il cielo nei giorni in cui possono fingere che vada tutto bene.

Avete condiviso foto, slogan, e indignazione il 25 novembre? Ricordatevi che non è finita.

Non finisce mai se non siete voi a volerlo.

Delos

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