Buongiorno cari amici che ci seguite con tanto interesse, soprattutto per quanto riguarda le anticipazioni del Dystopian Day 😉
Oggi sarete felici di sapere che non vi presenteremo solo uno degli autori presenti, ma ben due!
Quindi tenete controllato il nostro sito perché oggi ve regaliamo una doppietta 😛
Ma andiamo in fila e… come si suol dire, prima le donne!
Oggi vi presentiamo Marta Leandra Mandelli, che è già stata nostra ospite per un’intervista (che potrete recuperare qui). Autrice del romanzo “Il gatto & gli stivali“, edito da A. CAR Edizioni.
Marta Leandra Mandelli è nata a Milano e ha compiuto studi umanistici, conseguendo con successo il titolo di laurea in Scienze della Comunicazione presso un’università inglese.
PerA.Car Edizioni ha pubblicato:
- la trilogia di Oltremondo– Petali di rosa e fili di ragnatela; L’orizzonte delle Dimensioni; Le regole del buio
- la novella per ragazzi Il fantasma del castello di Sorci e il mistero del drago perduto,finalista al Premio Letterario Internazionale Lago Gerundo 2016 e vincitore del Premio Letterario Internazionale Michelangelo Buonarroti 2016 nella sezione Narrativa per ragazzi
- Waylock – I principi di Shirien che figura tra le migliori letture fantasy su blog come Nocturnal Blaze, Il gufo lettore e La cantastorie dei boschi
- Il gatto & gli stivali vincitore del Premio Letterario Internazionale Michelangelo Buonarroti 2018 nella sezione Narrativa per ragazzi
Per Armando Curcio Editore ha pubblicato Starbound– La via delle Stelle, vincitore del Diploma d’onore al Premio Letterario Internazionale Il Molinello 2015 come miglior romanzo fantasy; del Diploma d’onore con menzione di encomio al Premio Letterario Internazionale Michelangelo Buonarroti 2015.
Per Kultural ha pubblicato gli articoli La Caduta dei Giganti: Follett, antieroi e riflessioni horror; Mr. Smith & l’importanza del Made in Italy; Into Darkness: Star Trek e l’animo umano; Nurberg Fallout: viaggio alle radici del male; Veronica Roth: divergenza o convergenza?.
Nell’antologia di fantascienza 50 Sfumature di Sci-Fi (La Mela Avvelenata) figura il suo racconto L’Ufficio Richieste.
Nel 2013, 2014 e 2015 ha fatto parte della giuria d’eccellenza del concorso letterario Storie Fantastiche, promosso dall’associazione culturale Games Rebels. Dal 2015 è nella giuria del concorso letterario Pagine Folk, promosso dall’associazione culturale Gens D’Ys.
TRAMA:
Secoli dopo l’Olocausto nucleare, i sopravvissuti vivono al riparo delle Città Scudo. Tra grattacieli futuristici e parchi lussureggianti, si aggrappano alla vita del passato. Eppure, fuori dalle cupole, il deserto post atomico, popolato da mostri mutanti, li tiene sotto assedio. La torre più alta di New Seelia appartiene alla Van Der Moon, polo tecnologico che si batte per l’avvenire dell’umanità. Ed è qui che Myra, una ragazza in cerca di riscatto, dà una svolta al proprio destino. Armata di un’incrollabile forza d’animo e dell’inaspettata amicizia con uno strano gatto randagio, Myra conosce Alain Van Der Moon. Tra i due scocca subito la scintilla. Tuttavia, Alain custodisce un segreto terribile, che potrebbe riscrivere la storia dell’Olocausto e rovesciare il fato dei sopravvissuti. Non è l’unico: anche il misterioso Chris è arrivato a New Seelia armato di buoni propositi e colpe infamanti. Vuole riabilitare il suo nome e la via della redenzione lo conduce dritto dai protagonisti. Intanto, i Perduti diventano sempre più audaci e i loro attacchi gettano un’ombra sugli abitanti delle Città Scudo.
Ed ecco qui un estratto per voi 😉
“Sull’angolo della strada, in disparte dai convogli urbani e dai cittadini indaffarati, un gatto randagio era seduto sulle zampe. Non ne vedevo uno da anni. La coda spelacchiata lo avvolgeva in un gesto protettivo che si opponeva a tutta quella vita di cui non faceva parte. D’istinto, mi strinsi nel giubbotto e il gatto fece una mossa analoga con la coda. Il pelo chiaro era di un colore indefinibile a causa della polvere. Attorno al collo, aveva una porzione di cute esposta, incrostata di sangue secco. Era magro, non doveva essere stato molto fortunato nel rimediarsi un pasto decente. Il gatto mi guardò, e i suoi occhi mi rimandarono alle fotografie del Mondo Antico. Erano a metà tra il verde e l’azzurro e io fantasticai di mari tropicali dai flutti limpidi, che non avrei mai visto di persona. C’era rassegnazione in quegli occhi, incertezza e qualcos’altro che si sposava perfettamente con il mio umore. Non avevo mai avuto un gatto, né un altro animale domestico; non sapevo nemmeno se avvicinarmi o proseguire per la mia strada. Fu allora che il comportamento del gatto cambiò: si incuriosì a me, anche se non si spostò di un millimetro. Mi parve persino che chiamasse Myra, il mio nome, con un linguaggio fatto di suggestioni. Non saprei come spiegarlo, ma sentii che dietro a quel mutamento impercettibile c’era un mondo intero. Era un randagio che nessuno voleva, proprio come me. Mi chinai sulle ginocchia e avvicinai con cautela la mano. Pensai che avessimo entrambi bisogno di una nuova vita. Il gatto si sporse verso la mia mano, l’annusò e strofinò il muso sulle dita. Provai una sensazione che le parole avrebbero soltanto potuto sminuire. Fu come trovarsi dinnanzi alla prima alba del Creato, quando tutto era ancora possibile e aveva in sé un’intrinseca meraviglia. Dopodiché, l’allarme cittadino spezzò l’incanto e si scatenò il caos. “