Buongiorno amici e ben ritrovati. Anche oggi faremo un piccolo salto nel passato per segnalarvi una serie che potrebbe interessarvi.
RECENSIONE
Cosa succede se si viene accusati ingiustamente di un crimine? Si finisce in prigione come tutti i criminali.
Yoshiaki Maeda è un ragazzo di quindici anni che non ha commesso nessun crimine. Si trova rinchiuso in riformatorio assieme a i peggiori criminali del Giappone, scaraventato in una realtà violenta che non è in grado di gestire. La sua vita sembra segnata e non crede che potrà uscirne indenne.
Questo è l’inizio della fortezza dell’Apocalisse, una condanna ingiusta inflitta a un ragazzo apparentemente innocuo. Un istituto di detenzione giovanile in cui sono stati rinchiusi dei ragazzi che hanno un livello di pericolosità sopra la norma, un riformatorio duro creato per piegare i suoi detenuti.
Tutto sembra andare male ma Yoshiaki si renderà presto conto che non avrebbe potuto essere più fortunato: fuori dal carcere l’apocalisse zombi è appena cominciata e solo le alte mura della prigione hanno salvato i prigionieri.
Apocalypse No Toride, nome originale dell’opera, è una serie già conclusa composta da 10 volumi che si fa leggere tutta d’un fiato. Il ritmo è incalzante e il gruppo di protagonisti cresce e si fa conoscere dal lettore fino a farsi amare. Una rivisitazione del tema zombie sta conquistando il mondo, gli umani sono pochi e il dolore è tanto. Ci sono scene di vita commoventi, come quella di un padre che gira tendo il figlio zombie legato incapace di porre fine alla sua esistenza, e momenti di leggerezza tipici della narrazione nipponica.
I temi affrontati sono molti ma su tutti spicca quello della sopravvivenza umana che viene presentato sotto due punti di vista:
1 – Narrando tramite flaschback le storie drammatiche di alcuni detenuti, ragazzi che sono sopravvissuti all’orrore ma che non hanno saputo affrontarlo nel modo giusto.
2- Riproponendo il tema classico del contagio e dell’evoluzione: che gli umani abbiano fatto il loro tempo e sia giunto il momento di cedere il posto ad una nuova specie? Una nuova razza meno autolesionistica?
Non voglio dirvi altro ma vi consiglio di recuperare quest’opera.
Buona lettura 😉
Delos