Buongiorno amici Lettori ^_^
Oggi voglio parlarvi di una serie che inizia col botto. Sto parlando di “The Loop” di Benjamin Oliver, edito da Rizzoli.
Ho iniziato la lettura di questo romanzo con delle aspettative altissime. Avevo proprio voglia di tuffarmi in una storia che mi trascinasse via con l’impetuosità di un fiume in piena e… accidenti è andata proprio così!
Attratta dalla trama ho accettato di buon grado la proposta di lettura ricevuta dalla Casa Editrice, ma devo dire che la storia si è poi rivelata essere tutt’altro rispetto all’idea che mi ero fatta. Questo non sempre è un bene, ma in questo caso lo è stato.
Molto diversa da ciò che mi aspettavo, questa storia ha tutti gli elementi che cerco in un romanzo. Azione, intrighi, cospirazioni, azione, azione, azione. L’ho già detto azione? Sì perché ne troverete davvero tanta!
“Scegliere la morte è come sputare in faccia alla speranza e, per quanto la situazione sia disperata, la speranza è l’unica cosa che ci resta.”
Queste quasi 400 pagine le divorerete spinti dalla voglia di sapere.
Lo stile dell’autore è pulito, incalzante, con quel pizzico di ironia che ti fa subito stringere amicizia con i personaggi. E, a proposito di personaggi, Ben Oliver ha saputo caratterizzare al punto giusto ogni nome chiamato a rapporto, facendo in modo che restasse impresso rapidamente nella mente del lettore. E vogliamo parlare del mondo da lui creato? La difficoltà nel creare un mondo diverso dal nostro sta nel doverlo far digerire ai lettori (qui è il mio lato da autrice che parla 😉 ), e Oliver lo fa in maniera eccelsa, senza troppi “spiegoni” e lasciando che sia l’immaginazione di chi legge a fare il resto del lavoro.
E se poi a questo ci aggiungiamo il colpo di scena sul finale… be’, caro Benjamin (posso chiamarti Ben? 😉 ), mi hai messo nel sacco e, fidati, succede raramente!
“Anche se c’è una guerra in corso, riusciamo a goderci questo momento, e io penso che è molto meglio essere liberi in un mondo devastato che schiavi in un’utopia.”
Una lettura Distopica emozionante che, come tutti i libri di questo genere che amo, apre una finestra su un ipotetico futuro, forse lontano o forse no, per darci modo di capire cosa sarebbe bene non fare.
TRAMA:
“Unica possibilità di salvezza: la fuga. Ma cosa c’è fuori dalla prigione?” Louise Sutton, producer di Black Mirror, Emmy Award 2019
LUKA KANE HA PASSATO 736 GIORNI INGIUSTAMENTE IMPRIGIONATO NEL LOOP ASPETTANDO LA SUA ESECUZIONE. Il Loop è una prigione perfetta, gestita da Happy, l’intelligenza artificiale che si occupa di ogni aspetto della vita dei detenuti. Nel Loop ogni giorno è uguale al precedente. Ogni giorno è un tormento. Ma qualcosa comincia a cambiare. Circolano voci di una guerra. Strane cose accadono ai prigionieri. E la guardiana, l’unica che gli abbia mai dimostrato un minimo di umanità da quando è stato imprigionato, gli consegna un messaggio: Luka, devi fuggire… Ora Luka deve decidere se evadere dal Loop è davvero la sua unica possibilità di sopravvivenza, e soprattutto deve trovare un modo per salvare le persone che ama, dentro e fuori la prigione. Ma ben presto scopre che all’esterno la vita è di gran lunga più terrificante di quanto avesse mai potuto immaginare. E se vuole salvare coloro a cui tiene, Luka deve scoprire chi è il responsabile del caos in cui è sprofondato il mondo intorno a lui.
Un bacio dalla vostra Distopica Liliana Marchesi