9 Giugno 2019, durante la conferenza E3 di Xbox la CD Project ( gli stessi che hanno dato vita a The Witcher 3 per intenderci) presentano Cyberpunk 2077.
Un videogioco futuristico dove la tecnologia è ormai parte integrante della vita quotidiana con un’ambientazione che mi ha ricordato opere come Akira e Ghost in the Shell per via delle luci e dell’atmosfera che si respira.
Tuttavia ciò che colpì noi videogiocatori e tutti coloro presenti alla conferenza fu qualcos’altro.
O meglio qualcun altro.
Dopo un trailer a dir poco entusiasmante e cinematografico, negli ultimi minuti del video ci ritrovammo faccia a faccia con quello che è uno degli attori più amati al mondo: Keanu Reeves.
E la sua entrata in scena sul palco dell’E3 fu un evento che ruppe l’”internet”: per settimane in rete non si parlò d’altro se non della sua presenza alla conferenza come un disco rotto, facendo passare in sordina qualsiasi altra notizia che riguardasse altri videogiochi. Quella della CD Project è stata una mossa sensazionale che ha fatto diventare Cyberpunk 2077 uno dei giochi più attesi e, probabilmente, uno dei più venduti al Day One.
Eppure la nuova perla della CD Project non è solo grafica mozzafiato e il prescelto di Matrix, ma molto di più.
Innanzitutto sarà possibile giocarlo su Xbox One e Series X, Playstation 4 e 5, PC e Stadia (anche se ho i miei forti dubbi su Google Stadia, ma questo non c’entra nulla con quello di cui stiamo parlando), dunque un videogioco che fornisce ottime prestazioni anche su consolle next gen.
Si tratta di un gioco di ruolo open world in prima persona, anche se si ha la possibilità di personalizzare il nostro protagonista nei minimi dettagli: dall’aspetto (rimarrà negli annali storici del mondo video-ludico la data in cui la CD Project annunciò che si poteva modificare anche i genitali del personaggio) allo stile di combattimento e di gioco, facendolo adattare alle preferenze del giocatore come un vestito su misura. Vestiremo i panni di V, un mercenario fuorilegge alla ricerca di un cip in grado di donare l’immortalità, che vive a Night City, una megalopoli ossessionata dalla moda, dal potere e dalle modifiche cibernetiche. Le nostre scelte e il nostro modo di giocare e di approcciarci alle varie missioni e agli NPC influirà sulla storia e ne modificherà il corso. Già nei primi minuti di gioco è possibile scegliere il suo passato selezionando una delle tre opzioni: il nomade, lo street kid (ossia il teppista di strada) o l’uomo delle corporate; ogni storia inizia in maniera differente e in una parte diversa della città per poi confluire nella trama principale e il nostro background influirà anche sulla nostra reputazione e sul comportamento dei personaggi che ci circondano. Parlando della città dove ha luogo il gioco, Night City, si ha la sensazione che sia viva: i colori scuri e densi che stridono con le luci al neon, il palazzi e le enormi insegne pubblicitarie delle varie aziende, rendono l’ambientazione quasi claustrofobica e opprimente. I sobborghi dove ci muoveremo rendono l’idea del marciume in cui abitano i reietti e dell’oscurità con cui avremo a che fare. La IA degli NPC è curata nei minimi dettagli: si potrà parlare con tutti e ognuno di loro sembra avere una routine all’interno del gioco, rendendo l’esperienza video-ludica ancora più realistica.
La modalità di gioco è libera e lascia spazio a qualsiasi cosa: potremo affrontare le situazioni facendoci largo fra i nemici ad armi spianate, che possono essere personalizzate come più ci aggrada e ad ogni utilizzo aumenteremo l’abilità in quella determinata arma, un approccio stealth grazie agli impianti cibernetici che ci permettono di vedere le debolezze degli avversari oppure possiamo hackerare i vari sistemi dell’area in cui ci troviamo per trarne vantaggio grazie alla modalità hacking. Con i soldi guadagnati durante le missioni potremo acquistare abiti, armi ed accessori nuovi oppure puntare tutto sulle modifiche cibernetiche. Si potrà dunque creare un ibrido con uno stile di combattimento versatile e sempre diverso.
Insomma un gioco immenso sia a livello di trama che di esplorazione e immersione. Il 19 Novembre è alle porte e la domanda sorge spontanea: lo comprerete? Perché?
Per quanto mi riguarda non lo prenderò al Day One, preferisco aspettare per avere un nuovo PC da gaming e godermelo al meglio, ma presto o tardi lo comprerò perché adoro il cyberpunk e le sue ambientazioni così estreme e discordanti fra loro e… Anche per Keanu Reeves.
Non prendiamoci in giro, Keanu è Keanu.