Nuke Gaming Day: DAYS GONE.

Bentrovati amici e amiche dei videogames in questa recensione che vede come oggetto un gioco di quelli coi contro attributi. Days Gone. A tratti un capolavoro. Sì, solo a tratti, perché ha anche delle zone d’ombra, piccole, ma presenti. In ogni caso, questo gioco azione-avventura del 2019, sviluppato da SIE Band Studio e pubblicato da Sony Interactive Entertainment vale veramente la pena di essere giocato e finito. Ma vediamolo più da vicino. Pronti? Via!

Days Gone, la Recensione - NO SPOILER

LA TRAMA

Il gioco inizia con un video in cui si vedono le scene appena seguenti allo scoppio dell’infezione. Il protagonista, Deacon St. John, un ex militare e motociclista, la sua amata moglie Sarah e l’inseparabile migliore amico “Boozer”, anche lui biker, sono in fuga. Sarah subito dopo viene ferita e ha bisogno di cure mediche, trovano però un elicottero dei soccorsi che può caricare solamente due persone e condurle in un campo di sopravvissuti non molto distante. Per questo motivo, e anche per non lasciare il migliore amico, Deacon decide di mandare lei e rimanere a terra. L’ambientazione è nelle foreste dell’Oregon, due anni dopo che un agente patogeno ha infettato la maggior parte delle persone trasformandole in creature chiamate “furiosi”: zombie privi di raziocinio che attaccano qualsiasi cosa si muova o faccia rumore. La storia comincia con Deacon e Boozer che hanno già cercato Sarah e hanno, con grande sconcerto, scoperto che il campo in cui è stata portata è stato raso al suolo. Deacon stesso ha eretto un tumulo in suo ricordo, ormai rassegnato all’idea della ipotetica fine della moglie. I due biker scorrazzano a bordo delle loro moto da “randagi” uccidendo furiosi e completando incarichi in cambio di crediti dai vari insediamenti. Dopo poche missioni dall’inizio del gioco, nel cuore di Deacon si riaccende la speranza di ritrovare Sarah dopo aver rintracciato il soccorritore che l’ha fatta salire in elicottero. In seguito Boozer viene ferito gravemente e Deacon deve trovare un modo per far sì che qualcuno si prenda cura di lui mentre è alla ricerca della moglie. Dopo varie peripezie e uccisioni, il nostro protagonista fa una tremenda scoperta. La seconda parte del gioco ci porterà proprio in un’altra regione, ancora più estesa della precedente, dove si incontreranno nuovi amici e sopratutto nemici.

DAYS GONE | Ongame entertainment

RECENSIONE

Varie e dettagliate le missioni per liberare le aree di gioco, con una mappa decisamente ampia che, seppur con un veloce cavallo di ferro che sarà possibile potenziare mano a mano che il gioco prosegue, occorre comunque fermarsi a fare benzina spesso, o si rischia di trovarsi a piedi, magari vicino al luogo dove si annida un’orda di centinaia di furiosi… Sicuramente un videogame ansiolitico e non consigliato ai deboli di cuore, quando ci si trova di fronte a un’orda, soprattutto se male armati, bisogna ammettere che la grande immedesimazione rende le cose un tantino realistiche… Ovviamente il mio consiglio è giocatevi questa meraviglia dell’horror-avventura-azione e chi più zombie ha, più ne metta! Arrivederci alla prossima recensione!

Days Gone: come Sony Bend ha costruito l'Orda

Mirko Logi

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