Immaginate la scena: siete a un matrimonio, uno di quelli veramente belli che vi resteranno nel cuore, pregustate già il rinfresco dopo la cerimonia ma poi la tragica notizia: la sposa non arriverà prima del 2021.
Questo è lo scenario in cui si sono trovati molti videogiocatori e fan di Halo durante questi mesi.
Siamo in un periodo di pandemia, proteste varie più o meno discutibili e con la Next Gen sempre più vicina, le conferenze sono state veramente tante negli ultimi mesi: fra case di sviluppo, presentazioni delle consolle e nuovi giochi, la nebbia del dubbio si sta lentamente diradando.
Abbiamo avuto modo di vedere qualche gameplay di Cyberpunk 2077, di cui ho già parlato, le meccaniche di gioco di Rachet & Clank e la Microsoft sembra cavalcare l’onda della popolarità dopo aver lanciato il suo Game Pass anche se la Sony pare ancora dominare il mercato con la sua PS5, ma per quanto tempo?
Tutto molto bello, sensazionale a mio parere, ma cosa è successo a una delle esclusive di punta di Xbox?
Da sempre Sony e Microsoft hanno diviso i videogiocatori impegnati nella famigerata “Consolle War” in due fazioni con Fifa da una parte e PES dall’altra, Call of Duty e Halo.
Quest’ultimo è proprio la sposa di cui parlavo prima: sarebbe dovuto uscire come gioco di lancio per la nuova Xbox Series X ma è tutto slittato a data da destinarsi (voci di corridoio parlano di Agosto 2021).
Sono mesi da dimenticare per la 343 Industries che annuncia il progetto decennale di Halo Infinite ma, a Luglio all’evento che avrebbe dovuto presentare la Xbox Series X, mostra una vecchia build che gira su PC e non su Next Gen.
Ora, il periodo in cui ci troviamo è piuttosto critico e la risposta di Aaron Greenberg ad una giornalista è stata piuttosto dura:
“Siamo nel mezzo di una pandemia globale. È luglio e siamo distanti dal lancio. Avete visto una versione ancora non definitiva del gioco. Detto questo, avete anche guardato lo stream a 1080p. Quindi abbiamo pubblicato un altro stream a 4K / 60fps. Andate a vederlo“.
Aaron Greenberg – Xbox Game marketing at Microsoft
La cosa sembrava essere finita lì, ma nemmeno il trailer del gioco sembra aver convinto gli spettatori: una grafica senza infamia né lode a cui manca il “wow” dell’illuminazione garantita dalla grafica delle nuove consolle.
Il problema? A quanto pare la 343 Industries non è stata capace di gestire l’outsourcing di Halo Infinite.
Spiego in soldoni con una sfumatura di ignoranza: l’outsourcing è una pratica comune nelle case di sviluppo che consiste nell’appaltare a una società esterna determinate parti del gioco se non interi processi di sviluppo.
Una mossa furba, ma che per la 343 Industries si è rivelata un’arma a doppio taglio perché i due reparti principali, ossia marketing e sviluppo, lavorano su due mondi diversi e lontanissimi.
Sarà vero? Ai posteri che compreranno il gioco l’ardua sentenza. Sentenza rinviata a data da destinarsi perché l’uscita è incerta e la casa di sviluppo non si sbilancia su questo fronte.
Sinceramente Halo sembra un gioco solido, buona l’idea di non far più uscire per almeno 10 anni un nuovo gioco ma lanciare un aggiornamento, per non parlare della struttura open map alla Metroidvania che permetterà di accedere a delle specifiche macroaree tramite vari equipaggiamenti e dell’aggiunta di fauna e di un giro completo del giorno e della notte, ma l’uscita inesistente e l’aggiunta del multiplayer solo dopo il lancio non convincono la community.
Insomma, piccole chicche positive assieme a sostanziosi problemi per Halo. Per quanto mi riguarda io sono ancora al matrimonio, speriamo che il buffet sia buono e il vino anche.
Zanna