TRAMA
Un pericolosissimo virus, denominato Closer Virus, ha sterminato gran parte della popolazione terrestre. Il suo metodo di attacco è allo stesso tempo semplice e micidiale: trasformare la pelle in materiale corneo, sino a portare l’ospite alla morte. Alcune persone presentano però un’immunità naturale a questo virus, come Enoa Ballade e Hana Mayer, due ragazzini che vengono rinchiusi in una sorta di Eden dove potranno ripopolare la Terra. Vent’anni più tardi, Enoa è il più grande boss della droga del Sud America: ha accumulato molto potere, ma anche molti nemici, tra cui l’organizzazione Propater. Questi ultimi, non riuscendo a ucciderlo, rapiscono la moglie Hana e la figlia Mana, mentre il figlio Elia riesce a sfuggire agli assalitori. Il ragazzo si ritrova a vagare in un devastato Perù insieme al robot Cherubino, intraprendendo un viaggio per cercare di salvare la madre e la sorella rapite.
RECENSIONE
Pubblicato in Italia fino al 2009, anno in cui si è concluso con il suo 18° volume (Tankōbon), Eden è una delle migliori rappresentazioni distopiche che sono state prodotte negli ultimi anni.
A differenza di altre opere similari, che prevedono un catastrofismo quasi completo, Eden si basa su un presupposto differente, quasi terroristico. Il Closer virus colpisce solamente il 15% della popolazione, ma crea una paura paralizzante nel restante 85%. La malattia trasforma le cellule umane in tessuto corneo, causando una pietrificazione negli individui che li condanna a una lenta e dolorosa morte.
Caratterizzato da una narrazione diretta e da disegni incredibilmente realistici, il manga presenta elementi cyberpunk che si fondono con una storia che attraversa le generazioni.
Enoa e suo figlio Elia vogliono salvare il mondo, vogliono fare la cosa giusta ma scelgono la strada sbagliata. Cresciuti sotto l’egida di Propater, un’organizzazione internazionale che ha approfittato degli sconvolgimenti per salire al potere, si trovano costretti a sopravvivere in una società che non conoscono e che fa paura.
Guerra, corruzione, morte e violenza dilagano senza controllo. La separazione tra le classi sociali ha creato un baratro che rischia di inghiottire il genere umano. In un futuro come questo non ha senso essere buoni, solo i più forti vanno avanti e per ottenere la felicità bisogna sporcarsi le mani con crudeltà. Il mondo non si salva con belle parole, servono azioni dure e il coraggio di sopportarne le conseguenze.
Eden riesce a mostrare un futuro socio-politico accurato senza bisogno di avere un narratore esterno, cancella l’amore e parla con la freddezza di chi ha tessuto corneo nel cuore.
Un gran bel manga, vi consiglio di recuperarlo.
A presto.
Delos