TRAMA
Tratto dall’omonima light novel di Hiroshi Sakurazawa. Il manga racconta le vicende di Keiji Kiriya, soldato della UDF che combatte in difesa del genere umano, minacciato da alieni detti Mimic. Keiji si ritroverà inspiegabilmente a rivivere all’infinito gli stessi 2 giorni. Ogni volta che muore infatti, si risveglia nella sua branda, il giorno prima della battaglia con gli alieni. Keiji sfrutterà questa capacità per imparare a combattere e arrestare l’invasione Mimic. Fin quando Keiji Kiriya dovrà combattere, morire, risorgere e combattere ancora?
RECENSIONE
All you need is kill – Complete edition (Planet Manga 2020) è un volume unico per l’adattamento manga del romanzo (della light novel per la precisione) di Hiroshi Sakurazawa che ha ispirato il film “Edge of tomorrow”.
La Terra è stata invasa da misteriose creature aliene di cui si sa molto poco, l’unica cosa certa è che vogliono impadronirsi del pianeta. Gli esseri umani vengono trascinati in una guerra sanguinosa, violenta e spesso drammatica. Per cercare di rivaleggiare con gli invasori i soldati utilizzano delle speciali tute meccaniche che portano lo scontro a un confronto diretto tra le due civiltà.
Keiji è una recluta, un ragazzo con lo sguardo innocente di chi è terrorizzato dalla morte. Un soldato costretto a scendere in battaglia e morire assieme a decine di altri disgraziati. La sua storia sembra segnata fin dalle prime pagine, se non fosse che si risveglia nuovamente nella sua branda il giorno prima dello scontro….
Sebbene l’idea di base sui loop temporali sia nota, e largamente sdoganata anche in opere non prettamente fantascientifiche, la storia sa essere originale e molto coinvolgente. Ryosuke Takeuchi, uno sceneggiatore non molto conosciuto nel nostro paese, trascina il lettore in una narrazione che forte e molto veloce. Prima di voltare pagina bisogna fermarsi a prendere un respiro.
Interamente disegnato da Takeshi Obata, e non serve che vi dica chi è, il manga è un concentrato di dinamicità e tragedia.
In una manciata di vignette si passa dalla disperazione di un ragazzo che vorrebbe solo poter vivere normalmente alla violenza di un conflitto che non risparmia nessuno.
Ricco di dettagli e curato in ogni aspetto, il tratto di Obata massimizza la sceneggiatura di Takeuchi. La fa vivere sulla carta come una creatura che vuole trascinare il lettore tra le tavole per portarlo al centro della narrazione.
All you need is kill è una gran bella opera, cosa che non posso dire per l’adattamento cinematografico, e un po’ mi spiace che sia stata concentrata in soli due volumi. Forse avrebbe meritato qualche tavola in più.
Vi consiglio di recuperarla, è un’ottimo concentrato di fantascienza e drammaticità.
A presto.
Delos