“Conto alla rovescia” di Alan Weisman.

Uno degli argomenti che fa tanta gola a noi distopici è l’aumento demografico. Per quanto ci ispiri nella creazione di storie o per quanto amiamo romanzi che trattano questo pericoloso incremento di popolazione umana, i saggi che ne parlano potrebbero farci venire qualche brivido lungo la schiena.

Uno di questi è “Conto alla rovescia” di Alan Weisman, edito Einaudi.

TRAMA:

Il nostro pianeta saprebbe benissimo rigenerarsi, e sarebbe un luogo di straordinaria varietà e bellezza, se solo l’uomo non lo sfruttasse tanto: questo ci raccontava Alan Weisman ne “Il mondo senza di noi”. Ma con una popolazione in crescita esponenziale e un inquinamento che altera l’intero ecosistema, le prospettive della Terra sono allarmanti: il sogno di un futuro lungo e prospero rischia di trasformarsi nell’incubo di un domani incerto, funestato da carestie e tragedie climatiche. Per comprendere come sarà il mondo insieme a noi, Weisman ha viaggiato in venti Paesi, interrogando esperti di vari settori su quel che ci aspetta. Dalla Palestina divisa alla Cina dei figli unici, passando per alcuni Stati islamici a volte attivissimi sul fronte ecologico e demografico, “Conto alla rovescia” cerca una risposta ad alcune domande cruciali: quanti esseri umani può sostenere il nostro pianeta? È possibile coniugare temi apparentemente in attrito come pianificazione familiare, qualità della vita e (de)crescita economica?

Va da sé che le risorse del pianeta, per quanto rinnovabili e consistenti, con questo ritmo prima o poi non basteranno per garantirci il tenore di vita a cui siamo ormai abituati… ma allora cosa si fa?

Il dibattito sull’argomento passa dall’etica alla moralità, per finire poi nel becero menefreghismo. Voi cosa ne pensate? Dove ci condurrà il nostro volere sempre di più dalla Terra che ci ospita?

Alla prossima,

Tania Dejoannon

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