Un grande saluto alla nostra affezionata ciurma distopica!
Oggi ho il piacere di presentarvi la recensione del secondo volume della saga, ovviamente, distopica dello scrittore J.P. Khalee ambientata nelle profondità dell’oceano. Se non vi ricordate di cosa sto parlando vi lascio il link relativo alla recensione del primo volume 🙁 https://www.leggeredistopico.com/2019/09/04/recensione-seadevil-di-j-p-khalee/ )
In questo modo potrete rinfrescarvi agilmente la memoria. In “Anemone” l’autore riprende la narrazione esattamente dove l’avevamo lasciata. Ma partiamo dalla trama:
TRAMA:
L’avventura di Clay e il suo gruppo è appena iniziata. Ormai ricercati, dovranno trovare Laura May e mettersi nella condizione di poter convincere la SeaDevil a intervenire per il bene del mondo. Non si può più temporeggiare, ora serve un esercito. Torneranno negli abissi, affronteranno molte sfide e cresceranno insieme alla loro voglia di fermare Black Shell e Nuova Pangea, due facce della stessa medaglia. Riusciranno nel loro intento? Lo scopriranno solo nell’Anemone.
RECENSIONE:
Clay Andersen, dopo gli sconvolgenti avvenimenti accaduti nel primo volume, che hanno radicalmente cambiato la sua vita e quella dei suoi amici, in questo secondo libro si accinge ad affrontarne altri con coraggio e determinazione, nonostante la giovane età. Il progetto di evacuazione delle coste e di assembramento nell’entroterra ( denominato “Nuova Pangea”) si sta velocemente sgretolando. Gli abitanti stanno aprendo gli occhi sui veri scopi del governo. A nulla servono le false rassicurazioni del presidente Jenna Collins, complici, anche, le trasmissioni sovversive che le remano contro. In questo clima di profonda crisi e conflitti, il nostro protagonista, insieme alla sua squadra ha un unico obbiettivo, trovare una donna che risponde al nome di Laura May. Questa, unita alle sue conoscenze, potrebbe costituire la svolta e la chiave per far cadere definitivamente il potere della Black Shell e della Nuova Pangea. Assisteremo, così, a nuove alleanze, a sconcertanti scoperte, al ritorno di vecchi amici e conoscenze, in un susseguirsi di scoppiettanti colpi di scena.
Un giorno perderemo il potere di piegare il mondo al nostro volere. Toccherà poi metterci in ginocchio di fronte a madre natura e pagare per ciò che abbiamo fatto. Ne sono certa
Il romanzo mi è piaciuto molto, ha di gran lunga superato le mie aspettative, anche perché dopo il primo volume non sapevo che piega volesse far prendere alla storia lo scrittore. Lo stile è sempre fluido e coinvolgente. L’autore, grazie alle descrizioni precise e dettagliate, unite a una buona dose di colpi di scena, è in grado di carpire completamente l’attenzione del lettore, che, pagina dopo pagina si trova a essere travolto dalle vicende. Un romanzo avvincente, originale e creativo. Mi ha appassionata dalla prima all’ultima pagina. Purtroppo, anche questo volume, come il precedente, ha un epilogo aperto. Come già sottolineato nella precedente recensione, anche questa volta la curiosità mi ucciderà sino alla pubblicazione del prossimo volume! Da encomiare il lavoro di ricerca compiuto dallo scrittore per entrambi i testi.
è questa la vera guerra quella che si fa con le scelte. Combattere è secondario
Valentina Meana