TRAMA:
La Terra? Deserta. L’utopia? Solo per pochi. Nel 2092 sopravvivere implica scambiare rifiuti spaziali. Quattro disadattati scoprono segreti esplosivi nel tentativo di vendere un’umanoide dall’aspetto innocente.
RECENSIONE:
2092, la Terra è una landa inquinata e invivibile. L’umanità è costretta a cercare rifugio nello spazio, a sopravvivere in agglomerati suborbitali costantemente minacciati dai detriti spaziali. L’immondizia che fluttua può distruggere intere porzioni abitative, è una minaccia per i profughi spaziali, ma anche una fonte di guadagno per gli spazzini spaziali. Squadre di recupero che si contendono ogni relitto e ogni frammento alla deriva per poter rivenderlo ai centri di smaltimento e riciclaggio.
“Space Sweepers” inizia proprio così, con una corsa spaziale al limite della pirateria per aggiudicarsi un relitto fluttuante. Un incipit per mostrare The Victory e i suoi quattro membri dell’equipaggio che saranno al centro della storia: Kim Tae-ho, Capitan Jang, Robot e Tiger Park. Quattro disadattati, sfigati e perennemente senza soldi membri di una sgangherata nave. Vi ricorda qualcosa? Sì, assomigliano molto ai protagonisti di Cowboy Bebop, e come loro riescono a camminare sul sottile filo che oscilla tra ironia e serietà.
Forte di effetti speciali di alto livello, “Space Sweepers” gioca molto bene le sue carte per proporre al pubblico un action movie leggero e ben strutturato. Non ha la pretesa di essere un capolavoro e nemmeno di riscrivere le basi della distopia spaziale. Fa quello per cui è stato creato, intrattiene e regala qualche bel momento di riflessione, spesso breve a causa della pressante serie di eventi sfortunati che perseguitano l’equipaggio. “Accettazione”, “famiglia” e “riscatto” sono alcuni dei temi che guidano le azioni dei protagonisti nella loro crescita personale.
Non credo che serva una vera analisi per questa pellicola, si pone in maniera leggera e come tale va vista. Certo, Robot e Tiger sono forse i personaggi più interessanti e potrei parlarvene a lungo, così come i “poteri” dei nanobot che rischiano di scivolare dallo sci-fi al fantasy. Alcuni elementi di discussione ci sono, come dicevo non è perfetto, ma alla fine nel complesso è godibile. Tra tante produzioni molto più blasonate, “Space Sweepers” è senza dubbio quella che emerge con la forza della sua semplicità.
Un film per tutti, senza volgarità o estremizzazioni di violenza.
A presto.
Delos