Bentrovati distopici!
Oggi, come mia consuetudine, ho per voi una nuova recensione!. Mesi fa grazie alla casa editrice, Oscar Fantastica, affine alla Mondadori e che da un po’ di tempo pubblica titoli veramente interessanti. Ho avuto la possibilità di leggere questo testo come recensore. Avevo già adocchiato la trama e da, praticamente subito, è stato amore! Vuoi per i temi trattati e vuoi perché, da sempre, la vita da astronauta mi affascina, non potevo perderlo!. Ma andiamo con ordine…
TRAMA:
Una fredda mattina di primavera del 1952: un gigantesco meteorite precipita sulla Terra e cancella buona parte della costa orientale degli Stati Uniti, compresa la città di Washington. Lo sconvolgimento climatico che ne segue renderà presto il pianeta inabitabile per l’uomo, proprio come successo milioni di anni prima, all’epoca dell’estinzione dei dinosauri. L’unica soluzione è lasciare il vecchio mondo, prima che sia troppo tardi.È così che il programma spaziale mondiale subisce una rapida accelerazione, e in molti vengono coinvolti. Tra questi, Elma York: la sua esperienza come pilota militare e matematica fa sì che venga reclutata nell’International Aerospace Coalition, che sta cercando di portare l’uomo sulla Luna. Come lei molte altre donne, scienziate e pilote di grande abilità, alle quali però si chiede solo di occuparsi dei calcoli. Ciò a cui Elma aspira è invece salire su una navicella spaziale. Perché solo gli uomini possono farlo? La sua determinazione a diventare la prima Donna Astronauta spazzerà via molte delle assurde convenzioni sociali del tempo.
RECENSIONE:
Come vi dicevo nella premessa di oggi, ho avuto la possibilità di leggere questo romanzo candidadomi come recensore nei box che la Mondadori dispone, per lettori forti sul suo profilo Instagram. Un’iniziativa veramente valida e furba che mi ha permesso di accaparrarmi titoli molto interessanti. Uno di questi è stato questo!. Lo ammetto, inizialmente, la storia non mi ha preso subito; monotona, lenta, un po’ piatta, uno sproloquio di termini scientifici e matematici…insomma una barba assurda! Rotto il ghiaccio iniziale, nel quale, appunto, la scrittrice, vuole fornire al lettore un’infarinatura abbastanza precisa e dettagliata della vita dei protagonisti, soffermandosi sul loro lavoro di calcolatore, lei e ingegnere capo, lui; decolla inesorabilmente.
L’autrice ci catapulta nell’impero cosmico, descrivendo con abilità ciò che comporta l’addestramento di un astronauta e lo fa coinvolgendo un gruppo di donne scelte, per capacità tecniche e intellettive, che insieme agli uomini colonizzeranno la Luna. La Terra, infatti, in seguito alla caduta della meteora, diventerà, in breve tempo, un pianeta inospitale a causa dei cambiamenti climatici che l’impatto ha portato.
Il libro è scritto molto bene e non si sofferma unicamente sull’aspetto scientifico della vicenda. In esso, infatti, possiamo riscontrare tematiche più ampie legate alla disparità tra i sessi e agli stereotipi sulle così dette, minoranze etniche, oltre che i difetti sia fisici che psichici. In un’epoca in cui il progresso sta subendo un’ impennata pazzesca, non riesce, comunque a dipanare, le differenze e le disparità. La nostra protagonista, in più di un’occasione, si trova a dover affrontare ed a colmare questi divari.
Le descrizioni ambientali e dei protagonisti sono precise e dettagliate. Il lettore viene accompagnato in un viaggio veramente coinvolgente e interessante. Purtroppo il libro non si conclude, l’autrice termina la narrazione proprio sul più bello!. Per quanto riguarda i personaggi non li ho amati particolarmente. La protagonista, Elma, che concorre a rappresentare le donne in ambienti prettamente maschili, non l’ho trovata sempre adeguata, anzi a tratti mi è risultata veramente antipatica, ma la si impara ad apprezzare un po’ di più in seguito.
La storia inizia con un disastro senza precedenti. Una meteora cade nell’oceano radendo al suolo parte della costa orientale degli Stati Uniti e mietendo tantissime vittime. Ma questo è solo l’inizio. Ciò che il disastro nasconde non è solo che la punta dell’iceberg,. Da qui nasce il progetto pionieristico di conquista della Luna. L’autrice ci conduce attraverso questo, raccontandoci tutte le fasi in maniera precisa e dettagliata. Particolare che ho apprezzato tantissimo. Ottimo il lavoro di traduzione da parte di Stefano Giorgianni, in quanto il romanzo presenta tanti terminologie tecniche e affermazioni, in ambito militare, non semplici da riportare in Italiano. Quindi non mi resta che encomiare il suo lavoro, vista anche la mole del libro.
Allora??? Cosa aspettate a partire alla conquista dello spazio con Elma York?
Alla prossima!
Valentina Meana