Buongiorno bunkeriani!!! Cosa bolle in pentola??? Ovviamente una recensione!
Oggi, ho il piacere di proporvi un romanzo che non appartiene propriamente al genere distopico, ma forse più scientifico. Tuttavia, per alcune tematiche si può accostare ad entrambi i generi. Sto parlando di “Oltre la barriera” dello scrittore Filippo Mammoli, pubblicato qualche anno fa dalla casa editrice Dark Zone, della quale abbiamo già avuto la possibilità di recensire manoscritti.
Questo romanzo, in particolare, giaceva già da un po’ nella mia libreria e adesso è finalmente giunto il suo momento!. Ma andiamo con ordina partendo dalla trama.
TRAMA
Pena di morte per omicidio di primo grado: è questo il verdetto che emette il tribunale di Lafayette, in Louisiana, contro il ricercatore italiano del MIT Lorenzo Rossi. Nell’angoscia dei giorni senza speranza trascorsi nel braccio della morte, Lorenzo ottiene dal fanatico direttore del penitenziario, Carl Sain, di poter scrivere un diario. Ma quando Susan Taylor, la moglie di una delle guardie carcerarie, si imbatte per caso in quelle pagine, capisce che qualcosa non torna. E comincia un’indagine personale che la porterà a svelare i contorni inquietanti di una storia dove scienza e pregiudizio si intrecciano in un gioco pericolosissimo. Finirà così per scoprire i dettagli di un esperimento scientifico mai tentato prima, un’esperienza rivoluzionaria destinata a spostare gli equilibri tra la vita e la morte. Improvvisandosi detective per ingaggiare un’avvincente lotta contro il tempo, Susan spera di recidere il cappio che si stringe ogni giorno di più intorno al collo del fisico italiano.
RECENSIONE
Il romanzo, narrato in prima persona dai due protagonisti principali della storia, ci racconta la vicenda di un giovane scienziato che, andando contro le naturali leggi della fisica, sfida la morte applicando i suoi studi quantistici alla biologia con l’obbiettivo di riportare in vita tutti gli esseri dichiarati morti.
Come si evince, questi principi, oltre che sfidare le naturali leggi della natura si oppongono ai severi dogmi religiosi. Ed è, in parte, per questo che il nostro protagonista, il fisico italiano Lorenzo Rossi, viene accusato di omicidio e condannato all’ergastolo. Ma una possibilità di riscatto si presenta.
Qui entrerà in gioco la giovane moglie del secondino che accudisce Lorenzo.
Il romanzo alterna, come dicevo all’inizio, la narrazione tra Lorenzo e la giovane Susan, questo consente al lettore di assaporare la storie e le vicende a 360°.
Lo stile di Filippo è fluido, semplice e tremendamente accattivante.
I colpi di scena non mancano e tutto ciò non fa che incuriosire il lettore che procede velocemente e con un buon ritmo la lettura.
I personaggi sono ben descritti e le ambientazioni sono discretamente ben delineate. Molto interessanti gli aspetti scientifici del romanzo, esposti in maniera impeccabile e precisa che delineano la dimestichezza dell’autore e la sua padronanza in determinati ambiti.
La storia l’ho trovata sufficientemente originale e ben articolata. Ho solo apprezzato un po’ meno l’aspetto religioso della vicenda ed il fatto che l’autore vi rimarchi molto.
Complessivamente l’ho trovata una lettura interessante che mi ha stupita.
A presto!
Valentina Meana