Recensione: Eterion di E. Bianchini

Fantascienza, fantasy e un pizzico di fumettosità, è questa la ricetta di Eterion, il primo romanzo della saga scritta da Emiliano Bianchini.

TRAMA

A dieci anni dalle guerre globali dell’Eterion, la conurbazione centro-europea di Burja sopravvive sotto il comando dei suoi vecchi eserciti. Le neuro-reti sono solo l’ombra di quelle passate e le meraviglie tecnologiche delle corporazioni solo macerie nelle mani di pochi. La pace già fragile tra le tre fazioni che dominano Burja non è mai stata tanto in pericolo. Inquietanti atti terroristici nei Distretti del Sud vengono firmati da un misterioso nome, Gerico. Quando anche i fratelli Reeves, gli “imperatori” del Sud, vengono assassinati, una nuova guerra sembra alle porte. Lars Nagai, Secondo del Governatore del Nord Dalmar Krein e ultimo essere umano alpha, e Brook Saber, formidabile ex guerriera dell’Unione, dovranno affrettarsi a sventare la minaccia di Gerico che incombe sull’Alleanza. Lars e Brook scopriranno, però, a caro prezzo che le loro vite, avvolte dai misteri dell’Eterion, sono intrecciate a un destino ben più grande della salvezza di Burja.

RECENSIONE

recensione eterion

La trama del romanzo racconta abbastanza bene cosa ci si deve aspettare leggendo. Un futuro decadente, megalopoli di baracche e una rassegnazione generalizzata. La società vacilla, ogni feudo cerca un motivo per giustificare un attacco al regno vicino e l’equilibrio pende sempre dal lato di chi ha l’esercito più forte.

Un medioevo tecnologico, un cyberpunk con sfumature visive che ricordano il mondo dei fumetti. Un luogo in cui tecnologia scadente, venditori ambulanti e lotte a fil di lama convivono felicemente senza intralciarsi.

Lars e Brook sono le due voci narranti dell’intera storia. Rivali, protagonisti, e forse più avanti anche amanti, che si alternano per mostrare i due lati della stessa storia. Due punti di vista complementari per un unico, e lungo, intreccio narrativo.

Eterion è il primo romanzo di una saga. Come tale inizia, crea un’enorme costrutto societario e prepara le basi per il resto della storia.

L’autore si è sforzato molto per rendere interessante il racconto e ha gettato molta carne sul fuoco. Durante la lettura si percepisce la sua smania di creare colpi di scena o di inserire elementi distintivi che diano enfasi alla storia. Un difetto di gioventù, uno slancio di euforia narrativa che non mi sento di criticare, e che riporto solo spiegare come mai molti passaggi sono strabordanti.

Come accennavo all’inizio in Eterion ho ritrovato molte suggestioni provenienti dal mondo del fumetto, richiami e omaggi a grandi personaggi o a momenti ricorrenti nei manga o nei comics. Non so se sia una cosa voluta o solo frutto del caso, ma mi ha fatto sorridere (e piacere) ritrovare nel testo di un giovane dettagli noti a noi vecchi nerd.

Ma come tutto qui?

No, mi conoscete. Sono onesto, nel bene e nel male.

Eterion è un libro non privo di difetti. Ne ha molti, e sono superabili in quanto opera prima dell’autore. I personaggi hanno una crescita molto limitata e spesso si fatica a distinguerli attraverso il narrato o le azioni. La struttura narrativa è sovrabbondante (per il mio gusto) e molte situazioni/scene avvengono senza un reale motivo, cadono dal cielo come la manna per creare azione/interesse/conflitto.

Ho avuto modo di parlare con Emiliano Bianchini prima di iniziare a leggere il testo. Ho provato a dissuaderlo, a dirgli che sono cattivo e che non gli conveniva farmelo recensire. Ma lui ha tenuto duro, ha argomentato con intelligenza le sue scelte e ha fatto una cosa bellissima: ha accettato la sfida con un’onestà che raramente mi capita di vedere.

Ed è per questo che ora, con la stessa onestà, scrivo queste righe e arrivo alla conclusione. Eterion è il frutto di passione, di un’idea e di tanto lavoro. E’ imperfetto, ma ha del potenziale. Rappresenta il lavoro di un ragazzo che spero possa far tesoro di questa sua prima esperienza editoriale per crescere, per rendere più splendenti le idee che lo ispirano.

E se vi piace la contaminazione di generi, e le dovute sfumature YA e fantasy, vi consiglio I figli della cenere . Trovate qui la recensione

A presto.

Delos

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