Fanucci aggiunge al suo catalogo fantascientifico l’ultimo romanzo di John Scalzi, The Kaiju Preservation Society. Una storia d’avventura che inizia in piena pandemia del 2020 e varca i confini del lock down per entrare nella maestosa e pericolosa terra dei Kaiju.
TRAMA
Quando il covid-19 si abbatte su New York, Jamie Gray lavora come rider. Almeno finché non effettua una consegna a una vecchia conoscenza, Tom, che lavora in quella che lui definisce “un’organizzazione per i diritti degli animali”.
La squadra di Tom ha bisogno di una recluta dell’ultimo minuto e Jamie, desideroso di fare qualsiasi cosa, accetta senza pensarci due volte. Quello che Tom però non gli dice è che gli animali di cui si occupa si trovano in un universo parallelo. Lì, massicce creature simili a dinosauri chiamate kaiju vagano su una Terra dal clima tropicale e priva di esseri umani. Sono i mostri più grandi e pericolosi del mondo, e sono nei guai.
Oltre all’organizzazione di Tom, infatti, anche altri hanno scoperto la strada verso quella dimensione, e la loro negligenza e avidità potrebbero avere conseguenze catastrofiche.
RECENSIONE The Kaiju Preservation
Jamie è un brillante impiegato di un’azienda di consegne a domicilio che, a inizio pandemia e per un improbabile decisione del CEO, perde il lavoro e si trova costretto a fare il rider per la stessa società per cui studiava strategie di marketing e monetizzazione. Una beffa che sembra studiata a tavolino solo per farlo sentire un fallito, per fargli tutte le scelte sbagliate della sua vita.
Le cose non vanno molto bene, anche il lavoro da rider traballa e Jamie effettua la sua ultima consegna a casa di un vecchio amico. Superato lo stupore iniziale e rivocando i vecchi tempi Jamie racconta le sue sfortune all’amico che, per aiutarlo, gli offre un lavoro di manovalanza a basso profilo nella KPS, “un’organizzazione per i diritti degli animali”. Incredulo e felice per l’opportunità di non finire in mezzo alla strada Jamie accetta ed entra a far parte della misteriosa organizzazione che si prodiga per la tutela di “grossi” animali.
Solo dopo gli esami medici, dozzine di vaccini e qualche controllo, Jamie scopre quanto siano realmente gorssi gli animali di cui dovrà occuparsi. La KPS è un’agenzia indipendente che, da decenni, viaggia attraverso varchi dimensionali che conducono nella pericolosa terra dei Kaiju, un luogo in cui tutto è pericoloso e tentta disperatamente di mangiare qualsiasi cosa si muove.
Da quel momento inizia una lunga, divertente e avvincete avventura che ridefinisce il concetto della parola mostri. Che pone al centro della questione la visione antropocentrica della vita e della priorità con cui va gestita.
John Scalzi ci propone un romanzo ricco di riferimenti, citazioni e piccoli momenti di leggerezza. Crea personaggi che sembrano usciti da film anni ottanta e rende omaggio ai grandi creatori di Gojira (Godzilla), il più iconico kaiju di tutti i tempi.
Kaiju è un termine giapponese che significa “strana creatura” e fin dagli anni cinquanta identifica mostri giganteschi legati all’energia atomica. Creati in Giappone, che ancora piangeva per le vittime di Hiroshima e Nagasaki, i kaiju sono il risultato della follia atomica che piega la natura. Un concetto che John scalzi rielabora in chiave moderna e che amplia, dando alle sue creature una nuova prospettiva.
The Kaiju Preservation Society è un bel romanzo d’intrattenimento che, nel corso della storia, sfiora con delicatezza alcune tematiche legate alla nostra società e all’impatto degli esseri umani nell’equilibrio naturale delle cose.
Consigliato.
A presto
Delos