Il Trieste Science+Fiction Festival è molto più di un festival cinematografico di fantascienza, avrei dovuto capirlo da quel + tra le parole ma l’ho realizzato solo andandoci, anche se per pochi giorni…
Sarà l’aura della città multietnica con l’orizzonte infinito del mare ma con i profili delle terre vicine che si possono quasi toccare con mano; sarà che i confini che l’hanno caratterizzata per anni ora sono labili tanto quanto quelli tra realtà e finzione, tra scienza e fantascienza…
Sta di fatto che nei sei giorni del Trieste Science+Fiction Festival (dal 27 ottobre al 1° novembre) la fantascienza e i suoi fan diventano cittadini onorari a tutti gli effetti. Parliamo di 10.000 spettatori che quest’anno hanno assistito alle proiezioni e alle conferenze in programma!
Ed è normale che la città sia decorata in ogni dove con robot, alieni e strane creature di dubbia provenienza; o che ogni proiezione inizi all’urlo di “Raggi fotonici” o “Alabarde spaziali”, o che gente a caso se ne vada in giro con delle cuffie e degli strani apparecchi ad ascoltare i lampioni!
Per quanto certe esperienze possano sembrare “bizzarre”, nulla, ma proprio nulla viene considerato folle.
È questa atmosfera qui che mi è rimasta dentro, non è solo sentirsi all’interno di una comunità che condivide la medesima passione, come quando si va a Stranimondi, per dire, è proprio sentirsi accettati, coccolati, addirittura amati da un’intera città! Questo, vi assicuro, è DAVVERO FANTASTICO!
Parentesi storica del Trieste Science+Fiction Festival
Nel 1963, quando nacque lo storico Festival Internazionale del Film di Fantascienza, che proseguì fino al 1982, si trattò del primo evento al mondo dedicato al cinema di fantascienza: “Il futuro comincia stasera al Castello di San Giusto” titolò Il Piccolo il giorno della sua inaugurazione!
Il Trieste Science+Fiction Festival ne ha raccolto l’eredità, ripartendo nell’anno 2000 per una seconda, florida vita, diventando il più importante evento italiano dedicato ai mondi della fantascienza e del fantastico e coinvolgendo tutti gli ambiti in cui “esplorare le meraviglie del possibile”: cinema, televisione, new media, letteratura, fumetti, musica, arti visive e performative.
Ha ospitato celebrità del calibro di Sir Christopher Lee, Roger Corman, Dario Argento, Geroge Romero, Terry Gilliam, Brian Yuzna, Pupi Avati, Lamberto Bava, Antonio Margheriti, Ruggero Deodato, Eugenio Martin, il regista di The Blues Brothers John Landis, Christiane Kubrick, Terry Gilliam, Jimmy Sangster, i fumettisti Moebius ed Enki Bilal, Joe Dante – regista di Gremlins –, il creatore di E.T. Carlo Rambaldi, maghi degli effetti speciali e visivi come Ray Harryhausen, Douglas Trumbull e Phil Tippett.
Due sono i legami che sottintendono al Festival, quello centrale con la Scienza (sì, con la S maiuscola) e quello, originario, direi, con la letteratura.
Negli anni infatti sono stati membri della giuria, tra gli ospiti o commentatori alcuni dei più grandi scrittori di fantascienza: Neil Gaiman, Joe R. Lansdale, Bruce Sterling, Harry Harrison, Richard K. Morgan, Ian Watson e Valerio Evangelisti…
Ho iniziato il mio viaggio nell’edizione 2023 del Trieste Science + Fiction Festival con una mostra che prometteva di darmi un’infarinatura di quello che è stato il Festival dalla sua nascita ad oggi…
Alabarde spaziali
Proprio per celebrare i 60 anni del Festival di Fantascienza è stata infatti allestita nel Castello di San Giusto (dove si svolgeva, appunto, il “nonno” dell’attuale Trieste Science+Fiction Festival) la mostra “Alabarde spaziali”.
La mostra racconta da un lato la storia del Festival a partire dalle sue origini, dall’altro l’evoluzione di oltre un secolo di cinema di fantascienza: scatti d’epoca e fotobuste originali dei film che hanno fatto la storia del Festival, una galleria video dedicata alla Fantascienza cinematografica in ogni sua forma, costumi di scena, memorabilia e macchine dal mondo della scienza.
Cose curiose che ho scoperto:
- Nella prima giuria, nel 1963, c’era Umberto Eco
- Nel 1971 c’era niente po’ po’ di meno che Sir Arthur C. Clarke
- Nel 1973 il film d’apertura doveva essere “2022: i sopravvissuti” con Charlton Heston, ma all’ultimo il produttore pasticciò con la spedizione della pellicola
- Nel 1974 partecipò ma non vinse John Carpenter, debuttante con Dark Star e Isaac Asimov inviò un telegramma per declinare il gradito invito in quanto… non “poteva” volare (già già, Isaac Asimov aveva paura di volare!)
A parte queste piccole chicche l’allestimento della mostra è un vero e proprio viaggio nella storia della filmografia fantascientifica e vale davvero la visita: per fortuna è aperta fino al 4 febbraio 2024, quindi se vi capita di passare per Trieste vi consiglio davvero di non perderla!
La mia avventura a Trieste è continuata in compagnia del gruppo FantaTrieste…
Book Invaders
A me già questo titolo piaceva prima di sapere cosa fosse!
Come vi dicevo il Trieste Science+Fiction Festival ha in quel + una miriade di altri eventi che contribuiscono a rendere i cinque giorni triestini una vera full immersion nella fantascienza a tout court.
Cosa si è inventato il gruppo FantaTrieste per far sentire, forte, la voce della letteratura fantastica in mezzo a tutto questo? Degli aperitivi letterari, ovviamente, con presentazioni di libri e fumetti a tema fantascientifico.
Nelle cinque serate del Festival sono stati presentati:
- “Sound&Visions. Tributo a David Bowie” di Fabio Novel
- “Dormono sulla collina” di Fabio Aloisio, Roberto Furlani, Lorenzo Davia, Lukha Kremo
- “Un nodo di buona ventura” di Marco Fichera
- “Arriva Sergio 2.0: development mode”, il fumetto del Dottor Pira
- “Dune. Tra le sabbie del mito” di Filippo Rossi
Ho assistito alle prime due e vi assicuro che mi è capitato poche volte di vedere una partecipazione simile a una presentazione letteraria!
E tutte le sere un messaggio è arrivato forte e chiaro: il prossimo anno il Trieste Science + Fiction Festival sarà la sede del 50° Italcon (Convegno Italiano del Fantastico e della Fantascienza) con annessa cerimonia di consegna del Premio Italia. Prendete nota!
Domenica 29 ottobre sono riuscita a partecipare ai primi due incontri di Mondofuturo al DoubleTree by Hilton ai quali dedicherò presto un “fatto distopico” qui tra queste pagine…
Mondofuturo
Mondofuturo è un’altra rassegna “fantastica” che ha visto come protagonisti “anche” i libri: un ciclo di incontri a ingresso gratuito organizzati nell’ambito della manifestazione triestina per dialogare con divulgatori, scienziati e comunicatori della scienza sul mondo di domani ma anche con scrittori di fantascienza per riflettere sul nostro futuro e su quello del pianeta.
Domenica 29 ottobre
La ricercatrice/scienziata/professoressa, Serena Zacchigna, ha illustrato le potenzialità dell’ingegneria genetica e dell’editing genetico e i meccanismi connessi.
Giacomo Moro Mauretto, conosciuto come Entropy for Life sui canali social, ha presentato il libro “Se pianto un albero posso mangiare una bistecca?” cercando di dare le coordinate per un ambientalismo consapevole.
Lunedì 30 ottobre
Alessandra Bosutti ha parlato dell’impatto della permanenza nello spazio sul corpo umano accompagnando i presenti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, dove sta conducendo l’esperimento Muscle Stimulation.
Paolo Nespoli ha raccontato la sua vita da astronauta con i piedi per terra, illustrando quali lezioni ha imparato da lassù, ben 313 giorni nello spazio.
E veniamo ai nostri… martedì 31 ottobre
Beppe Roncari ha presentato i due romanzi “Engaged¹ – Il Libro di Renzo” e “Engaged² – Il Segreto di Lucia”, alla scoperta dei Promessi Sposi in chiave fantasy che sono un omaggio all’opera di Manzoni, nell’anno dei 150 anni dalla morte.
Dario Tonani ha presentato “Il trentunesimo giorno” un’eco-distopia in un mondo post-apocalittico, romanzo che noi di LDFO abbiamo letto prima dell’uscita e recensito per primi!
Mondofuturo, inoltre, prevedeva anche le proiezioni di diversi documentari (fanta) scientifici fuori concorso e pertinenti al tema del Festival: l’Iperfuturo!
L’Iperfuturo
“Per immergerci nell’Iperfuturo, celebrando tutto ciò che di meraviglioso offre il genere della Fantascienza, prendiamo nuovamente in considerazione i multiversi del possibile, il futuro immaginato, le molteplici possibilità intergalattiche, le nuove tecnologie, i progressi nell’esplorazione spaziale, le riflessioni sui viaggi nel tempo, gli universi paralleli e la vita extraterrestre. Con lo spettro dell’intelligenza artificiale che incombe su di noi, sia in positivo che in negativo. […] Tutto questo mix travolgente si presenta ancora una volta come un altro esplosivo concentrato di film indimenticabili, letteratura, fumetti, musica, videogiochi e arti visive.” Alan Jones - Direttore artistico del Trieste Science+Fiction Festival
E infatti ci sarebbero un mondo di cose da dire sugli eventi collaterali al Festival, dagli IVIPRO Days, due giornate dedicate al videogioco come risorsa per raccontare il territorio e il patrimonio culturale, al Fantastic Film Forum, una serie di eventi dedicati agli operatori professionali del cinema e dell’audiovisivo, fino a Foreste Elettriche dove, attraverso particolari dispositivi, “L’Impero della Luce” ha proposto un’esplorazione guidata del suono elettromagnetico di Trieste, ma anche gli Sleep Concert, performance musicali immersive della durata di un’intera notte destinata a pubblici dormienti o in stato di dormiveglia…
Ma il fulcro è comunque il festival cinematografico che ha visto la proiezione di oltre 50 anteprime mondiali, internazionali e nazionali.
Due le location: il Politeama Rossetti, che ha ospitato i film in concorso e il Teatro Miela, dove si sono visti i corti, i documentari, i classici in versione restaurata, i film di mezzanotte e i film sperimentali.
I vincitori
E quindi concludo con l’elenco dei vincitori delle varie sezioni in gara, trovate le motivazioni della giuria ai premi conferiti nel sito del Trieste Science + Fiction Festival.
- Vincitore Premio Asteroide TS+FF 2023 –
“MARS EXPRESS” di Jérémie Périn (Francia, 2023) - Vincitore Premio Méliès d’argent – Lungometraggi TS+FF 2023
“THE LAST SPARK OF HOPE” di Piotr Biedroń (Polonia, 2023) - Vincitore Premio Méliès d’argent – Cortometraggi TS+FF2023
“WHAT-IF-I” di Lavinia Tommasoli, Pietro Traversa (Italia, 2023) - Vincitore Premio Wonderland – Rai4 TS+FF 2023
“MARS EXPRESS” di Jérémie Périn (Francia, 2023) - Vincitore Premio della Critica Italiana SNCCI TS+FF2023
“MARS EXPRESS” di Jérémie Périn (Francia, 2023) - Vincitore Premio Event Horizon – INAF TS+FF2023
“RESTORE POINT” di Robert Hloz (Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Serbia, 2023) - Vincitore Premio CineLab Spazio Corto TS+FF2023
“STARR” di Riccardo Grippo (Italia, 2023) - Vincitore Premio del Pubblico TS+FF 2023
“RIVER” di Junta Yamaguchi (Giappone, 2023) - Premio Asteroide d’oro 2023
TIM WEBBER
Trieste Science+Fiction Festival è organizzato dal centro ricerche e sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground ed è membro ufficiale del board della Méliès International Festivals Federation, fa parte di AFIC - Associazione Festival Italiani di Cinema e partecipa ad EURASF, rete europea di festival con focus sul film scientifico.
Debora Donadel