Recensione Cristalli sognanti di Theodor Sturgeon

Buongiorno appassionati lettori e lettrici!

Theodor Sturgeon è uno dei grandi scrittori dell’epoca d’oro della fantascienza americana. Noto anche per alcune frasi celebri spesso citate a vanvera; una, la più cinica è quella secondo cui “il novanta per cento di tutto è spazzatura”. Ma Al di là di questo Sturgeon è uno scrittore di qualità. E “Cristalli sognanti” (del 1950) è un romanzo molto ben scritto e capace di catturare il lettore dalla prima all’ultima pagina.


TRAMA DI CRISTALLI SOGNANTI

Il romanzo racconta la storia di Horty, che a 8 anni fugge dalla casa dei genitori adottivi e viene accolto presso il luna park di Pierre Monetre detto il Cannibale. Monetre cova un grande odio per l’umanità e nutre una forte ossessione verso una forma di vita aliena dotata di grandi poteri: i cristalli. Essi sono in grado di duplicare e creare la vita attraverso i loro sogni. Monetre da tempo esegue esperimenti mentali su di essi, cercando di forzarli a creare oggetti, esseri, strani mutanti. Ma al contempo rendendosi conto della difficoltà che incontra è alla disperata ricerca di un “intermediario”, un essere di forma umana che gli permetta di ordinare loro di distruggere il genere umano. Zena, una nana del luna park che conosce le intenzioni di Monetre, intuendo che il piccolo Horty è proprio lui il “figlio” dei cristalli – lo traveste da nana e lo fa chiamare Hortense. Horty si scopre possedere poteri sovraumani di rigenerazione (gli ricrescono le dita della mano), ed è in grado di assumere in pochi giorni le sembianze di qualsiasi altro essere. Ma Zena teme che Monetre possa scoprirlo, e quindi lo spinge a fuggire dal luna park. Horty decide di vendicarsi del patrigno, il giudice Bluett che lo maltrattava da piccolo. Horty scopre che Bluett da tempo cerca di ricattare Kay, una ragazza del paese, sua amica di infanzia, per ottenere favori sessuali. La ragazza sta per ereditare dai genitori morti e il giudice potrebbe farle bloccare l’esecuzione testamentaria. Horty riesce intelligentemente a salvare la ragazza dalle molestie del vecchio patrigno e a vendicarsene. Ma il fatto mette in moto una complicata serie di vicende che portano al suo smascheramento da parte di Monetre. Non sveleremo il finale molto trascinante.
RECENSIONE DI CRISTALLI SOGNANTI


Chi conosca i romanzi di Philip Dick troverà in queste pagine lo stesso gusto per i personaggi assurdi e imprevedibili, dotati di qualità straordinarie ma al contempo segnati dal marchio della sventura. Così come del tutto insolito è il ruolo dei cristalli, forse sono alieni, ma di essi non si sa praticamente nulla e restano dall’inizio alla fine sullo sfondo della vicenda. Indimenticabili i personaggi del circo, soprattutto la nana Zena con il suo carico di umanità in un mondo disumano.
In un ambiente culturale dominato da una fantascienza galattica e affascinato dalle avventure dello spazio, Sturgeon ci propone la fantascienza surreale dei cristalli che vivono da milioni di anni sulla terra, sognando e creando, del tutto indifferenti alle vicende umane, privi di una scopo e di un obiettivo che non sia quello della pura creazione. Allo stesso tempo compare una delle questioni più moderne invece della fantascienza di oggi, cioè quella della comunicazione con esseri di natura totalmente differente da quella umana. L’idea che il medium della comunicazione sia nel puro pensiero o addirittura nella dimensione del sogno apre scenari ancora tutti da percorrere.

STEFANO ZAMPIERI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *