Recensione Snow crash di Neal Stephenson


Neal Stephenson è uno scrittore americano noto per i suoi lavori di narrativa speculativa. Influenzato da autori come William Gibson, Bruce Sterling e Philip K. Dick, i suoi romanzi sono stati classificati come fantascienza, fiction storica, cyberpunk, postcyberpunk e barocco. Stephenson attraverso le sue opere esplora temi come la matematica, la tecnologia, la società e la storia. Ha ricevuto numerosi premi letterari, tra cui il Locus Award per il miglior romanzo di fantascienza, l’Hugo Award per il miglior romanzo e l’Arthur C. Clarke Award.
Snow Crash è un romanzo di fantascienza cyberpunk pubblicato nel 1992.


TRAMA DI SNOW CRASH
La storia si svolge in un futuro distopico in cui il mondo reale e il mondo virtuale si fondono insieme. Le entità statali sono ormai sorpassate e l’America risulta divisa in piccole zone di fatto dominate da gruppi privati o organizzazioni malavitose. La vita si svolge sempre su due piani paralleli, la vita reale e il Metaverso, ovvero la realtà virtuale. (Il Metaverso, concetto e idea di cui oggi Mark Zuckerberg cerca di appropriarsi, ha proprio in queste pagine il suo punto d’origine. È una nozione che nasce dunque dalla fantascienza e si riferisce a un’ipotetica versione dell’Internet come un unico, universale e immersivo mondo virtuale. È un concetto che coinvolge l’uso di tecnologie come la realtà virtuale e la realtà aumentata per creare un ambiente digitale in cui le persone possono interagire tra loro e con oggetti virtuali. Il Metaverso è costituito da una serie di spazi digitali condivisi in cui le persone possono socializzare, imparare, lavorare e giocare insieme. Gli utenti possono creare avatar digitali che li rappresentano e interagire con gli altri attraverso di essi.

Il protagonista del romanzo è Hiro Protagonist, un “Deliverator” che consegna pizze in una società dominata da grandi corporazioni.
Hiro si imbatte in un virus chiamato Snow Crash che può infettare sia il mondo virtuale che il cervello umano, causando effetti devastanti. Insieme a una giovane skateboarder di nome Y.T., Hiro si imbarca in una missione per sconfiggere il virus e scoprire la verità dietro di esso. Nel corso della storia, vengono esplorati temi come la tecnologia, la società, la religione e la natura della realtà stessa.


RECENSIONE DI SNOW CRASH
Snow Crash è oggi considerato un classico del genere cyberpunk e ha influenzato molti autori successivi. Da appassionato di fantascienza che, lo confesso a rischio di inimicarmi molti lettori di LDFO, non prova particolare simpatia per questo particolare genere, non posso che riconoscere la ricchezza del testo, la scioltezza del linguaggio, mai banale e sempre un po’ sopra le righe, ma ciò che, lo dico apertamente, mi indispone di fronte a queste letture, che pure riconosco a tratti appassionanti, è il sapore di grande fumetto. La descrizione dei personaggi, degli oggetti, dei costumi, dei mezzi di trasporto corrispondono ad una graphic novel alla quale manca soltanto il disegno. Immagino che molti troveranno tutto questo eccitante, io non altrettanto, la mia sensazione è che la ricostruzione di un mondo distopico dove il capitalismo più selvaggio ha vinto su ogni fronte, devastato dagli interessi, dalla violenza, dalla sopraffazione dei deboli ad opera di coloro che hanno il potere, immagine che è sempre opportunamente sullo sfondo della narrazione, viene però oscurata e resa debole dalla esagerazione dei particolari.

STEFANO ZAMPIERI

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