Bentrovati distofantareaders!
Oggi, per la rubrica “Dietro l’angolo”, vi vorrei parlare di un thriller esilarante!
Si tratta de “La genesi del male” di Iris Bonetti e pubblicato dalla Delos Digital.
Di Iris abbiamo già parlato, infatti, poco tempo fa ho recensito il suo medical thriller “Empatia” che, come questo secondo libro mi è piaciuto veramente molto!.
TRAMA DE LA GENESI DEL MALE
All’interno di un orfanotrofio pressoché abbandonato vive il giovane Ioan, uno degli otto bambini rimasti soli alla mercé di Olga, sadica tutrice. Decenni dopo a Torino viene trovato il cadavere di un senzatetto, con la pelle del volto divelta e appoggiata come una maschera macabra su una gamba. Al collo, un pupazzetto di pecora appeso con un filo di lana rossa. È la firma del pastore, un pluriomicida sulle cui tracce è da tempo, oltre alla polizia, anche il cronista investigativo Leonardo Landi, voluto dall’ispettrice Laura Pacini. Landi non è solo dotato di uno straordinario intuito, ma ha un dono speciale: la capacità di cogliere frammenti di eventi che devono ancora accadere, attraverso immagini che sin da piccolo raffigura in disegni appena abbozzati. L’ultimo di questi, è l’uomo puzzle.
Nel corso della complessa indagine, Landi non mancherà di dare un significato alla figura enigmatica che la sua mente ha generato, aprendo un varco su una verità agghiacciante del suo passato, fino alle radici stesse del male.
RECENSIONE DE LA GENESI DEL MALE
Anche in questo secondo libro, Iris, non mi ha assolutamente delusa, anzi, mi ha stupita con una storia, imprevedibile e ricca di incredibili e conturbanti colpi di scena.
La trama vede come protagonista il giornalista Leonardo Landi che grazie alle sue capacità un po’ fuori dall’ordinario, ma soprattutto per le sue geniali intuizioni, collabora, da diverso tempo con la polizia. Dal passati oscuro e misterioso, Landi si trova coinvolto in un caso particolarmente difficile nel quale l’omicida rimuove i volti delle sue vittime. Sulla scena del crimine, insieme ai corpi, gli inquirenti rinvengono piccole pecore legate con un nastro rosso.
Chi si nasconde dietro questa scia di sangue che sembra legare, in qualche modo le vittime?
L’indagine particolarmente complessa condurrà i protagonisti a Torino, Firenze, per concludersi a Cardiff.
Il romanzo presenta una prosa avvincente e ricca di colpi di scena. La narrazione si alterna tra passato e presente, permettendo al lettore di avere un quadro ben definito delle vicende.
Il modo migliore per capire dove va un uomo, è sapere dov’è stato
I personaggi sono descritti bene sia a livello fisico che caratteriale. Per me, individuare il colpevole è stato praticamente impossibile!.
Le vicende presentano un intreccio complesso e coinvolgente.
Lo stile fluido e accattivante dell’autrice consente al lettore di immedesimarsi completamente nel testo.
Il dolore ha fame di felicità e la divora a pezzi, finché, se non lo si ferma in tempo, non si perde la capacità di rigenerarla. Ognuno di noi ,Leo, ha qualcosa per cui morire e qualcosa per cui vivere. Dobbiamo far vincere la seconda, riprendendoci la vita in mano
Epilogo aperto, imprevedibile e assolutamente disarmante.
Una lettura da non perdere assolutamente!!! Non vedo l’ora di leggere il seguito!!!
Alla prossima
Valentina