Ho sempre avuto una passione spassionata per i draghi, non chiedetemi perché, non saprei rispondervi. Fin da piccola mi affascinavano profondamente e la notte sognavo di poter volare sulle loro squame in un cielo infinito. Purtroppo però, pur avendo letto un sacco di fantasy negli ultimi vent’anni della mia vita, sono davvero pochi i titoli in cui ho potuto ritrovare questo trope. Immaginate la mia gioia, quindi, quando Fourth Wing di Rebecca Yarros è diventato virale.
TRAMA DI FOURTH WING
L’accademia militare di Basgiath è la famosissima scuola per diventare cavalieri di draghi più spietata ed elitaria che ci sia. Una volta entrati non si hanno altro che due possibilità: laurearsi o morire. Violet Sorrengail già si immaginava a passare i prossimi anni circondata dai suoi amati libri e immersa nel silenzio della biblioteca. Nulla di più lontano da ciò che le sta per accadere. Quella generalessa di sua madre le ha ordinato di unirsi alle centinaia di candidati disposti a qualunque sacrificio pur di diventare parte dell’élite di Navarra: i cavalieri di draghi. Ma Violet ha solo vent’anni e un corpo ancora poco allenato alla battaglia: la morte per lei potrebbe arrivare in un lampo. I draghi, infatti, non si legano agli umani «fragili», ma li inceneriscono. E la maggior parte degli studenti non si farebbe scrupoli nell’eliminare Violet pur di migliorare le proprie possibilità di successo. Senza contare che tutti gli altri la farebbero fuori volentieri pur di punire la temibile e potente madre, compreso Xaden Riorson, il cavaliere più forte e spietato del Quadrante. E così Violet ogni sera va a dormire con la sfida di riuscire a vedere l’alba del giorno dopo…
RECENSIONE DI FOURTH WING
Quello che mi ha colpito da subito di questa storia è stata Violet. Non è la solita protagonista super dotata che in due secondi da fragile e indifesa diventa ultra tosta. No, assolutamente. Violet ha passato tutta la sua vita a prepararsi per entrare nel Quadrante degli Scribi, quindi è gracile, debole e con zero propensione per l’attività fisica. Eppure, si ingegna, si lambicca il cervello e di volta in volta riesce sempre a trovare una soluzione per tirarsi fuori dai pasticci.
Un’altra cosa che ho apprezzato moltissimo è stato l’andamento della storia. In un solo volume viene raccontato un’intero anno di Accademia e questo è abbastanza insolito per la tipologia di libro. Di solito gli autori/autrici tendono a sviluppare la storia molto lentamente, legando con calma tutti i personaggi. Qui di certo questo accade, ma saltando tutte le parti più “noiose”.
Vogliamo poi parlare di Xaden? No, forse è meglio di no o potreste ritrovarmi con la bava alla bocca. Tenebroso, cupo, misterioso, è uno di quei personaggi che non si capisce mai bene cosa pensa. La sua testa è un grande mistero e l’unica certezza che si ha è che, se avesse voluto fare del male a Violet, l’avrebbe fatto dal primo istante. Perché ovviamente stiamo parlando di un enemies to lovers e vi posso assicurare che le scintille ci saranno eccome!
Ma i personaggi che mi hanno davvero fatto scompisciare dal ridere sono i draghi, in particolare Tairn. Mi ha ricordato tantissimo uno di quei maestri scontrosi che però non possono fare a meno di prendere in giro i loro allievi. In assoluto è il mio preferito!
Credo che questo libro mi sia piaciuto così tanto anche perché l’ho ascoltato in audiolibro. La narratrice, Martina Levato, è stata pazzesca, con sfumature e intonazioni, mentre raccontava mi sentivo proprio calata all’interno delle pagine mentre tutto intorno a me si srotolava, come un rullino, il panorama di Basgiath.
Proprio perché ho AMATO questa storia, sto rimandando la lettura del secondo volume, Iron Flame, il più possibile, un po’ perché voglio godermelo, un po’ perché pensare all’uscita del terzo capitolo il 25 gennaio 2025 mi mette non poca ansia. Insomma, questa storia è super consigliata per gli appassionati di adrenalina, fantasy, storie d’amore non ben viste ma super piccanti e ovviamente tutti quelli che adorano i draghi.
P.s.: dopo aver letto queste pagine, non vedrete più le tempeste di fulmini allo stesso modo, garantito.
Buone letture a tutte/i!
Martina