Recensione Stupenda creatura idiota di Flavio Torba

Stupenda creatura idiota di Flavio Torba è stato finalista al Premio Urania 2022 e pubblicato poi a febbraio di quest’anno nella collana Odissea Fantascienza di Delos Digital.

Stupenda creatura idiota Flavio Torba

Avevo già letto un racconto lungo uscito su Dystopica (sempre Delos Digital) di Torba, Sotto la stella del cane, e avevo potuto appurare che l’autore, perlomeno nella distanza corta, se la cavava molto bene.

Perciò ero molto curiosa di leggere questo suo primo romanzo e… be’ prima vediamo di cosa parla Stupenda creatura idiota!

Trama

Siamo a Palmariva, un’imprecisata città-stato balneare del futuro. Un futuro spaventoso e pressoché invivibile, climaticamente parlando. Ma anche socialmente gli abitanti di Palmariva non se la passano molto bene.

La tecnologia della “trasfigurazione” consente a chiunque di modificare esteriormente il proprio corpo. Ma proprio tanto, tipo che un poliziotto si fa fare il viso del suo detective del cinema preferito o gente che prende le sembianze di animali.

Il protagonista è Alex che è uno dei trasfiguratori più bravi, caduto in disgrazia per un lavoro finito male, che sopravvive con qualche lavoretto al limite della legalità.

Proprio per uno di questi lavori, nella sua vita arriva Heidi, una “schiava sessuale”, prodotto di una trasfigurazione disumana che indica ad Alex che il livello raggiunto da questa pratica sta sconfinando in un eccesso non più accettabile ma che, d’altro canto, potrebbe aprirgli la strada per la riabilitazione professionale.

Le cose si complicano fin da subito, prima con l’omicidio della sua ex collega, Ambra, e poi con la scomparsa del suo mentore-guru, Nestore.

Recensione

Stupenda creatura idiota è uno di quei romanzi che definirei thriller fantascientifici, una commistione di generi che già solletica la mia curiosità.

La storia riesce a catturare l’attenzione fin da subito, grazie a una trama coerente e avvincente, arricchita da dialoghi ben curati e un world building cyberpunk convincente.

La città-stato di Palmariva, con il suo clima ostile e una società che fa un uso estremo della tecnologia di “trasfigurazione”, secondo me è lo scenario perfetto per il plot che manda avanti la vicenda.

La finestra si apre sulla cartolina torrida e terrificante di Palmariva. Le carcasse degli alberghi testimoniano un passato di zona turistica di lusso, anche ora che il lastricato della passeggiata è annerito da decenni di chewingum calpestati.

Plot che non è esattamente incentrato in Heidi (nonostante sia lei la Stupenda creatura idiota del titolo) ma si serve di lei per svilupparsi quasi in un ulteriore abuso metaletterario.

C’è una scala precisa di priorità, nei gesti, negli algoritmi di pensiero. Prima il log, poi la rabbia per l’invasione del proprio territorio. Per ultima la preoccupazione per eventuali povere creature idiote.

Il protagonista, Alex, è davvero un bel personaggio, la cui caduta in disgrazia e lotta per la sopravvivenza offrono lo spunto per una riflessione sulla società in cui si muove.

Cresce lungo tutto il libro ed è la sentinella dell’orrore, lui che demarca i confini non tanto tra bene e male che si confondono in uno spazio disseminato di terrore, ma tra male inutile e disumano e male accettabile “umano”.

Fa uno strano effetto sentire il metallo che si infila sotto la pelle, i peli che si sollevano per l’elettricità, come se tutto l’apprendistato, il lavoro, gli anni di pratica accumulata fossero solo preparativi per accogliere questo momento. Il suo matrimonio con la fine di tutto. Mi sono conservato vergine, pensa.

Ma è proprio Heidi, frutto di una trasfigurazione disumana, ad aggiungere profondità alla narrazione, evidenziando le conseguenze etiche e morali di un tale avanzamento tecnologico.

Heidi, con la sua trasfigurazione estrema, diventa l’emblema della decadenza della società del futuro immaginata da Torba, comunicando un messaggio potente e chiaro sulla disumanizzazione e la perdita di identità.

La trasfigurazione riguarda il corpo. Muscoli e ossa possono ricordare, ma non hanno coscienza. La trasfigurazione ti dipinge addosso la sua identità.

Nonostante la forza della trama e la brillantezza del world building, ci sono momenti in cui l’autore sembra perdere leggermente la direzione.

Alcuni passaggi avrebbero beneficiato di una maggiore asciugatura, e il libro nel complesso avrebbe potuto essere più incisivo con una ventina di pagine in meno.

Tuttavia, questi piccoli difetti non sminuiscono il valore dell’opera nel suo insieme.

“Stupenda creatura idiota” è infatti un libro che, ti colpisce nel profondo attraverso i suoi personaggi senza mai perdere mordente e azione.

La società corrotta e decadente di Palmariva, nella costruzione di Torba, risulta terribilmente plausibile e assolutamente coinvolgente.

Debora Donadel

Stupenda creatura idiota, Flavio Torba – Delos Digital – 252 pagine – Data di uscita: 22/02/2024

P.S. Palmariva esiste davvero! È uno storico locale di Portogruaro (VE) ma non credo che Flavio Torba ci sia mai andato perché non ha niente a che vedere con la sua del libro anche se… magari possiamo dire che molti avventori che l’hanno frequentato negli anni forse ne sono usciti un po’ trasfigurati!

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