TRAMA:
Germania, 1940. Le SS devono eliminare i tredici bambini che portano il DNA del Führer. Per raggiungere questo scopo, il generale Klausen è pronto a radere al suolo il villaggio di Brausteppe… Questa è la storia di Fran Neun, in nono clone di Hitler, e della sua guardia del corpo Theo, in fuga dal Partito nazista.
RECENSIONE:
“Neun”, letteralmente nove in tedesco, è una miniserie di 6 volumi che ha come tema centrale il nazismo. Ambientata nel 1940, all’apice dell’egemonia Nazista, la serie racconta la storia di Franz Neun, un bambino di nove anni nato da un esperimento volto a dare al Reich un erede e un futuro Fuhrer.
Ovviamente Neun non è l’unico bambino macchiato dalla colpa di essere “il figlio del diavolo”, per nove anni lui e altri dodici ragazzini sono stati cresciuti in segreto, fino al giorno in cui qualcosa cambia e Himmler viene incaricato di ucciderli tutti… da qui in poi non vi dico altro, le poche informazioni che vi ho fornito le potete leggere già nelle prime pagine di quest’opera ucronica e profondamente distopica.
Caratterizzato da una lettura molto veloce “Neun” fa dell’angoscia l’emozione portate di ogni tavola. Il tratteggio, l’uso dei retini e le inquadrature scelte dall’autore per ogni vignetta massimizzano le emozioni senza bisogno di appesantirle con lunghi dialoghi. I silenzi gridano così forte da essere assordanti in alcuni passaggi.
Caratterizzato da un tratto molto dettagliato, spesso quasi maniacale per il numero di passaggi che richiede ogni immagine, il manga ha una resa visiva intensa. Volendo lo si potrebbe leggere anche senza i baloon tanta è l’intensità del narrato visivo.
Distintivi, gradi militari, armi e veicoli non sono dettagli sfuocati, ogni tassello grafico viene inserito da Tsutomu Takahashi per dare spessore al suo mondo narrativo. Non esistono tavole piatte, nemmeno quelle in cui la violenza o la brutalità esplodono all’improvviso.
Ovviamente stiamo parlando di un manga, di un’opera di fantasia, in cui i dettagli storici vengono liberamente reinterpretati per raccontare una storia. Attraverso l’occhio dell’autore vediamo un nuovo tipo di cattiveria, di sadismo e di violenza. Scopriamo personaggi che vivono nelle mille sfumature del male, persone che in un mondo normale forse sarebbero state diverse.
“Neun” è una storia di coraggio e di crescita, che ha alla base della trama un’unica domanda: può il nostro sangue dirci chi siamo?
Essere i figli del diavolo ci rende obbligatoriamente come lui?
Leggetelo, credo che non ne rimarrete delusi.
A presto
Delos