TRAMA:
Anna ha tutto: un buon lavoro, una famiglia amorevole, una bella casa con un giardino dove sua figlia Andrea gioca serenamente e osserva curiosa qualche ape superstite. Leonard vuole diventare giornalista, ma vive chiuso nella bolla del suo lussuoso appartamento in un quartiere elitario. La loro è una vita perfetta, almeno fino a quando un nemico sconosciuto si rivela con un attacco hacker che getta nel pericolo l’intero paese: è l’inizio della guerra, un concetto ormai quasi dimenticato dalla società. Reclutata insieme a tutta la popolazione adulta, Anna finisce nei centri di mobilitazione allestiti dagli alleati per formare un nuovo esercito. La piccola Andrea sfugge all’arruolamento, ma deve sopravvivere nascosta in casa insieme alla nonna. E intanto Leonard scopre che il privilegio non vale nulla senza la conoscenza. Anna, Andrea e Leonard vivevano a loro insaputa in un’epoca che ha rinunciato alla propria memoria storica, e devono trovare nei legami con il passato e nelle persone che amano la forza per lottare, così da costruire un mondo in cui le api vivono ancora.
RECENSIONE:
Futuro prossimo, molto simile alla nostra realtà, la società umana vive avvolta in un benessere disincantato. La Nuvola connette tutto e tutti, rende accessibile la conoscenza e ottenebra la libertà con un inconsapevole schiavismo digitale. Gli esseri umani si perdono nell’ignavia della deresponsabilizzazione, demandano tutto alla Nuvola alla ricerca di una falsa utopia, si rannicchiano in una bolla di sapone credendosi felici e al sicuro dai problemi del passato.
Almeno fino al giorno in cui la bolla di sapone scoppia a causa di un attacco hacker.
Improvvisamente tutto scompare, l’umanità si sveglia dal sonno in cui era caduta nel peggiore dei modi. Una guerra contro un nemico invisibile porta al reclutamento forzato di chiunque sia in grado di combattere, la paura diventa il carburante che alimenta lo sforzo bellico di una società che ha scordato le sue origini.
Ogni giorno una certezza si sgretola, piccoli indizi sulla fatiscenza umana emergono attraverso il punto di vista di Anna, di sua figlia Andrea e di Leonardo, un ragazzino… no, non vi dico nulla su di lui. Mi fermo qui per non rivelarvi dettagli che possono rovinarvi la lettura.
L’autrice per molti versi mi ha stupito, non so quanto tempo abbia dedicato alla stesura di questo romanzo, ma di sicuro prima di farlo ha rispolverato grandi classici del genere (vi lascio il piacere di scoprire quali). Attraverso una costruzione sottrattiva dell’ambientazione, in cui invece di mostrare gli elementi distopici ha lentamente eliminato quelli utopici, trascina il lettore in una narrazione che ha come punto centrale la percezione della realtà.
I personaggi sono ricchi, ben delineati, e conferiscono alla storia una visuale ad ampio spettro senza scivolare troppo negli stereotipi o nell’inevitabile appiattimento caratteriale in cui si incappa quando ci sono troppe voci narranti.
L’unica nota “negativa”, ma è più una questione di gusto personale che di sostanza, è il tentativo di inserire troppi elementi all’interno della storia. Non muoiono le api è un testo forte, uno di quelli capaci di coinvolgere il lettore e di dargli anche qualche piccolo spunto di riflessione, la vaga nota mystery che emerge da una manciata di frasi (magari involontaria o solo frutto della mia percezione) mi è sembrata superflua.
Sono contento di averlo letto e sono certo che piacerà anche a voi.
A presto.
Delos