TRAMA:
Pubblicato per la prima volta in Russia nel 1964, “Lunedì inizia sabato” in patria è considerato il romanzo più popolare dei fratelli Strugatskij; poggia saldamente sulla tradizione nazional-popolare russa, ed è pervaso da un’aura fiabesca di schietto ottimismo e comicità. Sasha Privalov, giovane programmatore di Leningrado, sta guidando attraverso le foreste della Carelia, nella Russia nord occidentale; deve incontrarsi con alcuni amici a Solovets per una vacanza nella natura. Quando lungo la via raccoglie un paio di autostoppisti locali, ancora non sa che nella cittadina di Solovets accadono cose davvero straordinarie. I due convincono Sasha a fermarsi e lavorare con loro all’Istituto di ricerca Scientifica e Tecnologica per la Magia e la Stregoneria, dove incontrerà ogni genere di creatura fantastica, e avrà a che fare con oggetti animati e aggeggi stravaganti.
RECENSIONE:
Abbiamo ormai imparato a conoscere gli esplosivi fratelli Strugatskij per l’incredibile ricchezza delle situazioni fantastiche, immaginarie, distopiche, ma anche per la sottile trama di metafore su cui fondano tutta la loro narrativa.
Metafore che mettono in questione prima di tutto la società sovietica degli anni ’60 ma appaiono efficacissime anche per mettere in discussione molti aspetti del nostro condizione attuale.
In questo caso l’intero romanzo sembra in fondo una divertente parodia del mondo scientifico. Sappiamo quanto il regime sovietico lo esaltasse, l’Accademia delle Scienze dell’Urss era un’istituzione tenuta in palmo di mano dal regime e generosamente finanziata anche in momenti di grave difficoltà. Qui però l’istituzione si è trasformata nell’ISSTEMS ovvero l’Istituto di Ricerca Scientifica e Tecnologica per la Magia e la Stregoneria. Le sue ricerche vanno nelle direzioni più bizzarre e incredibili: abbiamo pesci che parlano, oggetti animati, duplicazione di esseri viventi, anche cloni di esseri umani, abbiamo maghi patentati, e case con le zampe, divani magici, ecc.
“Di regola la scienza alla quale crediamo (spesso ciecamente) – scrivono gli autori – ci prepara a lungo, e in anticipo, alle meraviglie future e il vero shock psicologico si manifesta in noi solo quando ci imbattiamo nell’imprevisto: un qualche buco verso la quarta dimensione, un collegamento radio biologico, un pianeta vivo… oppure, diciamo, una casetta su zampe di gallina.”
E allora ecco che gli sforzi del protagonista e di tutta la fitta schiera di ricercatori dell’Istituto si orientano verso ricerche straordinariamente superflue, ghiandole sputa fuoco, stivali delle sette leghe gravitazionali ma anche esseri umani di una specie nuova, come dimostra uno degli scienziati più accreditati, Vybegallo, con grande enfasi di fronte ai giornalisti ammirati:
“ecco il modello ideale nostro e vostro. Qui abbiamo un Consumatore Universale il quale tutto vuole e, di conseguenza, tutto può.”
Eccolo dunque, l’uomo nuovo che il regime ha costruito pazientemente negli anni, quello verso il quale si indirizzavano tutti gli sforzi di una società ideologicamente orientata. L’uomo nuovo infine è nato. È il Consumatore Ideale. Capace di divorare tutto, il commestibile, quanto il non commestibile. Il modello della felicità futura ridotto a parodia comica di un intero mondo e di un intero sogno rivoluzionario.
“Le forze materiali-magiche estrarranno dalla natura tutto quello di cui avrà bisogno. La felicità del citato modello sarà indescrivibile. Non conoscerà né la fame né la sete e tanto meno il mal di denti o altre spiacevolezze personali. Tutti i suoi bisogni saranno soddisfatti in un attimo, a mano a mano che si manifesteranno.”
Il marxismo e le sue formule riletti in forma di satira tagliente, ma non faziosa. I fratelli Strugatskij sono padroni di una fantasia incontenibile, che fa tesoro di tutta la tradizione favolistica russa, ma anche di una sterminata serie di riferimenti letterari, ma nello stesso tempo sono capaci di restare profondi e mai scontati. Alcune osservazioni, piazzate nel mezzo di situazioni improbabili, non cessano poi di risuonare nella nostra mente di lettori di oggi:
“Il fatto è che i risultati scientifici più belli e interessanti molto spesso hanno la capacità di sembrare astrusi e noiosamente incomprensibili ai non addetti ai lavori. Al giorno d’oggi le persone lontane dalla scienza si aspettano da essa solo meraviglie e, in pratica, non sono capaci di distinguere la meraviglia della vera scienza da un semplice gioco di prestigio o da una qualche acrobazia intellettuale. La scienza della stregoneria e della magia non fa eccezione.”
Da pensare.
STEFANO ZAMPIERI