Bentrovati bunkeriani!
Oggi ho il piacere di presentarvi la recensione di un romanzo che lessi un po’ di tempo fa. Si tratta di ” Dietro la maschera” dello scrittore/collega Pasquale Dente. Collega perché? Semplice! Pasquale, come me, è un infermiere che, coraggiosamente, ha lasciato l’Italia per praticare la professione nel Regno Unito. Ho deciso di parlare di lui, ma soprattutto del suo romanzo perché fornisce al lettore uno spaccato della vita degli operatori sanitari in piena pandemia da Covid-19, il virus che ha flagellato con la sua potenza intere nazioni. Lo scrittore, si sofferma, in particolar modo sull’esperienza vissuta in prima linea da una collega infermiera, che, come tanti hanno vissuto drammaticamente con la morte 24h su 24, in tute di plastica, con mascherine asfissianti e senza poter confortare i malati nella maniera più naturale per il nostro mestiere; con un abbraccio o una carezza.
TRAMA:
Dietro la maschera, un romanzo che rinnova e sorprende il panorama editoriale assumendo un titolo significativo e al contempo enigmatico, rappresentante la dolorosa realtà, che stiamo attraversando a causa della pandemia Covid 19. Un virus letale che sta mettendo in ginocchio tutto il mondo. L’autore dedica a questo buio periodo esistenziale e mondiale una storia con protagonista Lucia, a sua volta voce narrante, che lavora come infermiera e descriverà appunto l’ambiente professionale con profonda autenticità. Insieme a Lucia ci sono altri personaggi rappresentati da giovani ragazzi, suoi coinquilini, migrati come lei al nord Italia per cercare fortuna. La protagonista inizia a sentire il boom di notizie sull’espandersi del virus quando è in vacanza in Egitto, per poi tornare a casa e vivere direttamente sulla propria pelle tale inferno. All’improvviso il mondo di tutti cambia, soprattutto quello delle nuove generazioni e degli attuali giovani, che dovranno sacrificarsi per rinunciare alla vita sociale, ai divertimenti e anche agli abitudinari gesti (carezze, abbracci, saluti, baci) tra amici e familiari. Mascherine, guanti e gel igienizzante diventeranno i continui compagni della vita di tutti i giorni. Il titolo fa un evidente richiamo alla vita che si cela dietro la mascherina chirurgica, con amori incompresi, amicizie, e paure varie che non trapelano oltre questo pezzo di stoffa. Il finale a sorpresa è un evidente messaggio lanciato dall’autore che vuole far riflette il suo pubblico.
RECENSIONE:
Ho letto questo libro con il cuore in gola, i brividi e le lacrime agli occhi. Ho vissuto in prima persona ogni attimo, fotogramma, situazione, sensazione descritta dall’autore. Come lui, anche se in parte decisamente inferiore, dall’oggi al domani mi sono trovata, come tanti colleghi, a dover fronteggiare un nemico; un nemico subdolo, tanto piccolo e apparentemente insignificante, quanto terribilmente fatale. Lo chiamavano “mah un raffreddore”, “cosa vuoi che sia, un po’ d’influenza”. Ma solo chi ha visto i morti, la sofferenza, il calvario dei pazienti sa che cosa è veramente il Covid-19. Nessuno, in prima battuta, sapeva cosa fosse, è peggio ancora, sapesse come fronteggiarlo, noi, non avevamo neanche il materiale adatto per proteggerci e Dio solo sa quanto abbiamo rischiato e quanto di noi stessi abbiamo perso dietro a ogni morto, a tanto dolore e sofferenza. Questo per me è stato e, sfortunatamente, è il Covid-19 un nemico, che, per la prima volta, ci ha lasciato completamente impotenti, senza che riuscisse a intervenire in certi casi.
Ho deciso di proporvi questo romanzo proprio per questo, per farvi riflettere su questo periodo storico, che più di tanti altri ci ha portato a fare i conti con ciò che, normalmente, troviamo nei libri che recensiamo. Distopia pura! Strade deserte, ospedali al collasso, ogni attività paralizzata, morte, dolore, sofferenza, solitudine. Questi sono i temi che troviamo in questo libro, vissuti in prima persona dalla protagonista.
Inizialmente, avevo giudicato “Dietro la maschera” in maniera negativa per le scelte estreme compiute dall’autore. A diversi mesi dalla lettura, mi sento di dire di aver cambiato idea, in quanto, a posteriori ho compreso il messaggio che Pasquale ha voluto dare. Un messaggio forte, per far comprendere, a chi il Covid non l’ha vissuto cosa esso ha costituito per determinate persone. Una forza devastante, destabilizzante, imponente.
Un romanzo con uno stile lineare e semplice che va dritto allo scopo, senza troppi fronzoli. Un epilogo che mi ha destabilizzato e che ho dovuto far mantecare per un po’ per apprezzarlo.
Dente ha saputo descrivere in maniera impeccabile e precisa non solo le situazioni, ma anche l’aspetto psicologico con il quale affronta la vita la nostra protagonista in questo periodo particolare. Non è un capolavoro o un trattato di medicina, ma la forza che ha “Dietro la maschera” è molto di più, lo ammetto, mi ha stupita e inorridita soprattutto per la condotta discutibile della protagonista. Ho pronunciato la parola “inconcepibile” non so quante volte!. Invece di promuovere la figura dell’infermiere, Dente la scredita, mi sembrava assurdo. Poi ho capito il suo scopo.
Denunciare e mostrare gli effetti della pandemia! Lucia è il Venom della situazione! Si fa abbindolare dal lato oscuro e invece di reagire come si potrebbe pensare, fa qualcosa di assolutamente folle e inaspettato!. Leggere per credere!.
Un libro che descrive i retroscena di questa terribile pandemia e come essa ha influito, con la sua violenza, su tutti noi!.
Valentina Meana