Buona Domenica People 😉
Suppongo che molti di voi oggi andranno al cinema vero? Ma sicuramente non andrete a vedere il film di cui sto per parlarvi.
Il film che ho presentato nel Gruppo Leggere Distopico qualche giorno fa infatti è un po’ vecchiotto lo ammetto, ma negli anni in cui uscì fu molto apprezzato. Anche dalla sottoscritta 😉
Stiamo parlando di “Waterworld” gente!
TRAMA:
Molto dopo lo scioglimento delle calotte polari nel 21esimo secolo, il pianeta è quasi totalmente sommerso dalle acque: un cataclisma causato dall’innalzamento della temperatura che ha portato alla sparizione dei ghiacciai polari ha inghiottito tutti i continenti. La popolazione superstite è piombata in una sorta di Medioevo nel quale solo alcune tecnologie della “vecchia” civiltà sono sopravvissute. In questo mondo marino naviga solitario il mutante Mariner col suo attrezzato trimarano. Il mutante ha piedi palmati e delle branchie dietro le orecchie che gli permettono di respirare sott’acqua. Quando raggiunge una città-atollo galleggiante, dove vivono Helen e la piccola Enola, Mariner scopre che la bambina ha tatuata sulla schiena la mappa per Dryland, che la leggenda narra sia l’unico lembo di terra asciutta scampata al terribile cataclisma. Assieme alle due, si metterà alla ricerca di essa, tallonato a sua volta dagli Smokers, predoni del mare guidati dallo spietato Diacono, anch’egli in cerca della mitica Dryland.
E adesso gustiamoci il trailer!
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Devo proprio ammetterlo, anche se datato, Waterworld ha tutti gli elementi che piacciono a me.
Ambientazione Distopica.
Un protagonista con due P… che fumano!
Una love story movimentata.
Tatuaggi
Cattivoni psicopatici.
Una missione da compiere.
Scontri scontrosissimi.
E cavolo! Per essere stato girato nel 1995, direi che non è affatto male nemmeno dal punto di vista scenografico 😉
Ebbene, forse questo dipende anche dal fatto che fu il film più costoso dell’epoca!
Parliamo di un costo che si aggira intorno ai 175 milioni di dollari gente!
Questa deve essere stata la faccia del produttore quando gli hanno detto che gli incassi al botteghino superavano a malapena la metà dei costi…
Fortunatamente però all’estero andò meglio, e rientrarono nei margini 🙂
Ed adesso ecco una piccola curiosità, uno di quei dettagli che raramente si trovano in film o libri, e che personalmente adoro alla follia. Sto parlando di quei minuscoli e sottili anelli di congiunzione tra fantasia e realtà. Attimi in cui il personaggio appartenente alla fantasia allunga la mano e oltrepassa la cortina invisibile che lo separa dalla realtà, per sfiorare la vita di una persona realmente vissuta.
Questo dettaglio, questa parentesi che non tutti riescono a cogliere, rende l’intera storia inspiegabilmente più vera, più concreta, più solida.
E in Waterworld questo anello di congiunzione si chiama Exxon Valdez.
Durante la lettura del tatuaggio sulle spalle di Enola, Diacono (il leader dei cattivi) si avvicina ad una fotografia dicendole: “Capitano San Joe ci siamo, dopo secoli e secoli di buio”. Sotto la fotografia si legge che il Capitano San Joe è Joe Hazelwood, capitano della petroliera Exxon Valdez nel 1989, durante quella che fu considerata una delle più grandi fuoriuscite di petrolio della storia. Successivamente, durante l’affondamento della petroliera di Diacono, quest’ultima risulta essere proprio la Exxon Valdez.
Da brivido non trovate?
A Live Sea War Spectacular è infatti un’attrazione degli Universal Studios Hollywood e Universal Studios Japan.
L’attrazione si è aperta contemporaneamente alla pellicola ed è una breve “rinarrazione” interpretata da stuntman con molti effetti speciali, compreso l’atterraggio di un aereo in mare.
Cosa mi dite?
Lo avete visto questo film?
Ve lo ricordate?
Fateci sapere le vostre impressioni se vi va 😉
Alla prossima!
Bye bye!