Recensione Case study one di Linda Talato

Rieccoci appassionati di fantascienza e distopia!

Oggi ho il piacere di presentarvi le mie considerazioni sul secondo libro di Linda Talato “Case study one”, anche questo già passato sotto le nostre grinfie. Inizialmente pubblicato per la Delos digital crime e attualmente ripreso e rinnovato nella sua veste grafica dalla Editik edizioni può essere considerato come uno spin-off del primo libro che vi ho proposto ieri.

TRAMA DI CASE STUDY ONE

Anno 2263, Sud Est Europa. Arrigo Pisellini è un giornalista del Panoramic News of the Day, che odia il suo nome e sta cercando una storia con la S maiuscola da raccontare. La sua occasione si presenta quando si realizza la possibilità di intervistare il personaggio del momento, il cattivo dei cattivi, Dangerous Smith, direttamente dal carcere di massima sicurezza in cui è rinchiuso. Smith è infatti accusato di manipolazione mentale e di avere condotto la sua squadra di lavoro alla Reklaytek, colosso farmaceutico, alla morte in massa. Arrigo però scoprirà che la vicenda è tutt’altro che chiara e la verità si cela proprio dietro l’imperscrutabilità di Dangerous Smith. E anche l’intervista prenderà una piega strana, portando il giornalista a farsi numerose, troppe domande. Case Study One è la seconda storia ambientata nell’universo narrativo nato con il racconto Perpetual Life One (Delos Digital), dove gli Stati come li conosciamo oggi non esistono più, hanno abdicato in favore di un organismo sovranazionale detto Sud Est Europa. Protagonisti indiscussi di questo mondo immaginario sono il colosso farmaceutico Reklaytek, la testata giornalistica Panoramic News of the Day e i Perpetui, coloro che vivono in eterno grazie al miracoloso siero sperimentato dalla Reklaytek in Perpetual Life One.

RECENSIONE DI CASE STUDY ONE

Complessivamente il libro presenta una prosa efficace, lo stile dell’autrice è sicuramente impeccabile, tuttavia a differenza del primo libro ho trovato più difficile l’approccio alla storia. “Case study one” affronta in maniera precisa e diretta quelle che sono le dinamiche “malate” che si possono instaurare nell’ambiente lavorativo.

La Talato riprendendo le tematiche affrontate in “Perpetual life one” ci propone una storia nuova nella quale un team di ricercatori si occupa di svolgere un’indagine mirata a scoprire le ragioni che stanno alla base dei numerosi suicidi compiuti dai perpetui.

A capo di questa unità codificata con il numero cinque, sta Dangerous Smith, un individuo estremamente pericoloso in grado di manipolare le persone. Grazie a questa capacità condurrà i colleghi in un baratro profondo e oscuro.

Anche in questo secondo lavoro l’autrice sviluppa la narrazione partendo da un’inchiesta giornalistica, quella di Arrigo Pisellini, che, nell’epilogo, verrà coinvolto a 360° nella vicenda.

Al suo punto di vista, viene alternato quello di un componente della squadra di Smith, quello di Vittoria Fortunato.

Come già detto in precedenza lo stile dell’autrice è senza dubbio efficace, asciutto.

Il lettore subisce il fascino e ‘inquietudine della vicenda.

I personaggi sono un punto chiave in quanto trasmettono tutto ciò che l’autrice vuole comunicare.

Il lettore è ghermito in un senso di inquietudine.

Rispetto al precedente volume l’ho trovato un pochino meno scorrevole. Le ambientazioni, invece, sono sempre descritte in maniera precisa e dettagliata.

Punto forte sono senza dubbio i personaggi ed il loro complesso profilo psicologico.

Un libro, che, concludendo mi ha convinta ma non proprio sino in fondo!.

Alla prossima!

Valentina

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