Buongiorno Amici!
Eccoci di nuovo insieme per la rubrica Mysterious Writer 😉
E il protagonista di oggi è Giovanni Bonelli, autore di “Una ragionevole asimmetria“, edito dalla Eden Editori.
Pronti a conoscere questo autore insieme a noi?
Nato a Lucca il 31 Agosto 1976, laureato in giurisprudenza presso l’Università di Pisa, di professione impiegato, è appassionato di filosofia e letteratura. Scrive con serio impegno quotidiano ormai da dieci anni e legge costantemente sia autori classici che contemporanei. Nel febbraio dei 2016 ha pubblicato il romanzo di fantascienza “Una ragionevole asimmetria” con Eden Editori.
Ma conosciamo meglio il suo romanzo.
TRAMA:
Storia di arte e rivoluzione nell’anno 2160.
Freetown è una città della lega mondiale delle democrazie. Un luogo come tanti, popolato da individui ignoranti e superficiali.
Federico è un giovane scrittore che, dopo un periodo di effimero successo, ha deciso di rifiutare le leggi del mercato per coltivare la vera letteratura.
Non è un ribelle nel senso tradizionale del termine, ma cerca di fare il possibile per non omologarsi.
Fedele al suo ideale, si dedica alla ricerca di informazioni utili a riportare in vita il metodo della scrittura dell’inconscio, una tecnica narrativa sviluppatasi all’inizio del secolo e ormai andata perduta.
Nel frattempo, per mantenersi, lavora come custode in un centro che effettua esperimenti su cavie umane, un’attività pienamente legale e accettata dalla società.
A causa del suo impiego, che lo costringe ad assistere ai più crudeli esperimenti, matura, giorno dopo giorno, una crescente avversione verso il sistema di potere vigente.
Sempre più consapevole del fatto che, tramite la neuroscrittura, sarà possibile risvegliare la coscienza della popolazione e abbattere il regime, si impegna caparbiamente nella sua missione.
Si incammina, così, verso una strada che lo condurrà in un mondo alternativo, fatto di fantasmi, sesso, scrittori maledetti e musica rock.
Troverà mai la sua luce?
O sarà destinato a riprodurre il sistema?
E adesso passiamo all’intervista 🙂
- Domani ti svegli all’interno di un romanzo Distopico. Quale? E perché?
- Se è un sogno, posso avere i superpoteri, vero?
Quindi, senza dubbio, Fahrenheit 451, con l’incarico speciale di memorizzare l’intera opera di Marcel Proust.
Perché?
Perché i libri ci salvano, e la memoria è importante. - Come è nata l’idea che ti ha portato a scrivere questo romanzo?
- Il romanzo è nato dal desiderio di formulare una critica radicale ad alcuni aspetti della società contemporanea, dalla contaminazione ambientale alla manipolazione e atrofizzazione delle menti.
Volevo trovare uno strumento accattivante e non “pesante”, e il romanzo distopico mi è sembrato quello giusto. - Il titolo del tuo romanzo “Una ragionevole asimmetria” mi ha colpito molto, ce ne puoi parlare senza svelare i dettagli della storia? Riccardo M.
- Grazie per la domanda!
Spero di non deluderti, ma il titolo non è attinente né alla fisica, né a dimensioni parallele, ma è invece relativo alla psicologia.
In pratica si riferisce alle asimmetrie che possono verificarsi nelle menti di due persone, che hanno a disposizione gli stessi elementi su cui riflettere.
Capita spesso che due soggetti, pur pensando allo stesso tema ed avendo a disposizione i medesimi elementi fattuali, finiscano per non comprendersi.
Cito dal libro:
“Nei loro ragionamenti, si era così verificata una ragionevole asimmetria.” - Ho letto gli estratti del tuo romanzo e sono rimasta positivamente colpita dal tuo lavoro. Ciò che mi chiedo è quali sono le letture che ti hanno portato a sviluppare questo stile di scrittura. Rossana O. Z.
- Le letture sono tantissime, perché in realtà si apprende un po’ da tutti.
Però, come mastri di stile, indicherei
Chuck Palahniuk e Irvine Welsh. - Come nasce il tuo “tu scrittore”? Cosa ti ha spinto a dedicare la tua vita ai libri e ai lettori che decideranno di dedicare il proprio tempo a leggere le storie da te create? Sara S.
- Sono molti anni che scrivo.
In principio, come per molti, la molla era l’ego, come risposta a un senso di spaesamento.
Poi ho capito che era una strada sbagliata.
Adesso scrivo per comunicare, per collegarmi sempre di più agli altri, che percepisco sempre più simili a me. - Come ti sei avvicinato alla fantascienza? In passato hai scritto anche altri generi? Dario D.
- La storia è lunga. Una ragionevole asimmetria, nella sua prima versione, è nato circa tredici anni fa, ed è rimasto nel cassetto per molti anni.
Poi un giorno mi sono detto: “ma quel racconto di fantascienza ha un gran contenuto, peccato che sia scritto con i piedi.”
Così l’ho riscritto completamente, ed è nata la versione attuale.
Al momento mi dedico principalmente al sovrannaturale e all’horror, ma nel solito cassetto ho anche un romanzo “quasi di fantascienza.”
Queste cari miei sono solamente alcune delle domande che il gruppo ha rivolto al nostro Giovanni.
Come sempre ringraziamo l’autore per essere stato con noi, e i membri del gruppo per averlo tempestato di domande 😉
Alla prossima!
Bye Bye