TRAMA:
«Prima di interrompere il messaggio, mi rivolgo a te, che stai ascoltando o stai leggendo le mie parole, in qualunque oggi, o domani ti trovi. Puoi dirti certo che questa realtà sia la sola a cui sei stato destinato, o nella quale sei finito per caso, per un fattore di coincidenze, attimi, cromosomi? Se le tue azioni non possono avere alcuna conseguenza per te stesso dopo la morte, se non sugli altri, quale senso dai al tuo patrimonio ideologico, ai tuoi pensieri, alla tua identità? Venire dal nulla per spegnersi nel nulla, condannati a trasmettere una memoria genetica e intellettuale corruttibile, comunque diversa dall’originale. Considera se questo è accettabile. E se invece pensi che non abbia senso porsi delle domande, considera allora questo: se ti trovassi un giorno senza più alcun legame, senza affetti, né speranze – è una condizione plausibile, guardati attorno, per chi crede la vita solo biologica, senza valori o finalità – che senso avrebbe essere, se non essere ha le stesse conseguenze sia che tu sia solo un ammasso di cellule in decadimento, sia che tu possieda invece un riflesso di te stesso, un Avatar della tua coscienza, altrove?»
Jackal Randall è un’ombra, un agente in incognito della Sicurezza Speciale, soggetto 1-17 del progetto Harlequin. Il suo campo d’azione è la sua città, il riflesso del suo mondo, della patria, sede di quelle istituzioni che ne reggono l’ordine. Il suo compito è prevenire il crimine e combatterlo. Il suo compito è ubbidire. Ma ciò che lo attende oltre la barriera che separa quel mondo dal Blocco X, una volta disubbidito, è un cammino a ritroso sul sentiero dei ricordi e della propria coscienza.
ATTENZIONE: il testo contiene linguaggio esplicito.
Trattasi di racconto: