Tra distopia e violenza, “Catena alimentare” di Stefano Tevini, si legge tutto d’un fiato. Lo stile frenetico è perfetto per questa storia, che viene raccontata molto bene.
Trama:
Nel mondo di domani, i governi hanno chiuso i battenti e la legge ha dichiarato fallimento. Le uniche regole sono vendere e comprare, e il valore della vita umana si misura in potere contrattuale. Prospera il più forte e nulla è proibito. In questo clima Gootchi, vittima perenne di mobbing e ignorato dal sesso femminile, incontrerà Goo Roo, il dio dei corsi di automiglioramento. Ma la strada che va da impiegatuccio a star di reality violenti è lastricata di soldi e di cadaveri.
Recensione:
C’è un dettaglio che potrebbe far storcere il naso a qualcuno: la figura femminile, molto stereotipata, è solo un oggetto di scena, senza una giustificazione del perché sia relegata all’intrattenimento maschile; inoltre, l’ambientazione è poco approfondita. Tutto sommato però la lettura è piacevole e i messaggi forti (e forse certo dettagli sono stati lasciati indietro per poterlo far emergere): la spendibilità della vita umana nel senso fisico del termine; perché nel nuovo mondo descritto da Tevini non conta nulla se non la parte materiale della vita, vita che si può togliere al prossimo senza alcun problema. Un’altra tematica presente è quella del rischio di diventare un oppressore per combattere i soprusi subiti. Il protagonista, Gootchi, affronta una trasformazione ben studiata e congegnata che ci sbatte addosso quanto sia sbagliato cadere in questa trappola.
“Intorno a me, l’Arteria Quattro, ventidue corsie di cemento bagnato, un termitaio di rincoglioniti che, con due gocce di pioggia, perdono la capacità di guidare. Sbandano malamente sollevando spruzzi disordinati mentre il climatizzatore disappanna il parabrezza quel tanto che mi permette di non andare a sbattere.”
Ho apprezzato particolarmente la cura dedicata alle sue emozioni, che rispecchiano quelle che potrebbe provare una persona vivendo in un futuro del genere. Dialoghi realistici, un modo di raccontare i combattimenti funzionale e la violenza esplicita ma realistica, lo rendono un libro consigliato agli amanti del genere. Bella anche la cover!
Tania Dejoannon